Appello di Federvini al Governo Melonin in difesa del vino, contro la crociata anti alcol. L’Irlanda ha infatti ufficialmente notificato all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) la normativa che stabilisce la nuova etichettatura delle bevande alcoliche, con termini e diciture tipiche dei pacchetti di sigarette. Da martedรฌ 7 febbraio sono scattati i 90 giorni entro i quali qualsiasi Paese membro dellโOMC puoฬ presentare pareri contrari.
“Ora eฬ il momento che i partner internazionali a livello di OMC sollevino le loro preoccupazioni in merito alla proposta irlandese, che rappresenta un chiaro ostacolo al commercio internazionale. L’Irlanda li ascolteraฬ o rimarraฬ sorda come ha fatto con i commenti dei partner dell’UE? โ dichiara Micaela Pallini, presidente di Federvini โ facciamo un appello al Governo italiano: dopo avere guidato la battaglia in Europa invitiamo il Governo Meloni a fare altrettanto al livello di OMC, creando una coalizione di Paesi a sostegno delle nostre posizioniโ.
La proposta irlandese, evidenzia Federvini, eฬ basata su un approccio demonizzante delle bevande alcoliche, con indicazioni sanitarie che non distinguono tra consumo moderato e abuso. Non a caso questa proposta, presentata alla Commissione Europea nei mesi scorsi, ha ricevuto il parere contrario di ben 13 Stati Membri – Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Spagna.
Le ambiguitร in sede Ue
โPurtroppo โ continua Pallini โ lโimmobilismo della Commissione Europea ha di fatto creato un via libera alla normativa irlandese che oggi, come ultimo ostacolo, deve superare solo le eventuali riserve dellโorganizzazione che gestisce il commercio mondiale. L’Irlanda ha deciso di non modificare una sola virgola della bozza notificata all’OMC, nonostante la forte contrarietaฬ di molti Paesiโ.
La bozza di regolamento irlandese, oltre a denunciare un atteggiamento discriminatorio verso le bevande alcoliche, sembra chiaramente incompatibile con il diritto dell’UE, in quanto rappresenta un chiaro ostacolo alla libera circolazione delle merci nellโUnione Europa. Persino le autoritaฬ irlandesi lo hanno riconosciuto, scherzando, durante un evento organizzato dalla Presidenza svedese il 1ยฐ febbraio. “Di recente siamo stati sottoposti a un processo di valutazione da parte dell’UE percheฬ chiaramente cioฬ che stavamo facendo violava in qualche modo il mercato unico. […] Siamo molto grati e in qualche modo sorpresi che la nostra proposta abbia superato con successo il processo di valutazione dell’UE.”, ha spiegato il rappresentante irlandese.
Un terzo degli Stati membri dell’UE, a partire dallโItalia, ha chiesto alla Commissione, in una lettera comune di qualche giorno fa, di avviare discussioni approfondite con le autoritaฬ irlandesi al fine di garantire un’adeguata informazione dei consumatori, evitare barriere commerciali e mantenere l’uniformitaฬ e la fluiditaฬ del mercato unico. In questo caso, peroฬ, la Commissione non ha dimostratoย alcuna volontaฬ di agire in difesa dei Trattati UE, del mercato unico e della propria legislazione comunitaria.
โA questo punto nutriamo forti dubbi sulla volontaฬ della Commissione โ conclude Pallini – In assenza di un’azione concreta, si puoฬ fare ben poco. Crediamo che solo la Corte di Giustizia dell’Unione Europea sia in grado di difendere l’UE in questa fase”.