La Confagricoltura chiede al Governo un trattamento equo per la produzione di biogas.

Se è vero che il Governo nel suo insieme ha deciso di appoggiare la produzione di energie alternative, come quelle del biogas, è ora necessario che normative e tariffe siano adeguate ad una tassazione equa, basata sul modello seguito negli ultimi anni.

E’ quanto chiede Confagricoltura a pochi giorni dalla pubblicazione del primo bando sul biometano per i nuovi impianti e per la riconversione di quelli a biogas. Il provvedimento è finanziato con 1,7 miliardi per lo sviluppo, entro il 2024, di una produzione di circa 2 miliardi di metri cubi l’anno.

Altra importante novità in arrivo è l’approvazione del decreto FER2 sugli incentivi alle fonti rinnovabili innovative, tra cui biomasse e biogas.

Alla luce di questi due importanti appuntamenti per l’incremento dell’energia verde nel settore primario, Confagricoltura evidenzia la necessità di risolvere alcune questioni già sottoposte ai ministeri competenti.

Riguardo al biogas, oltre alla richiesta di uno specifico sistema transitorio per un’equa tassazione, la Confederazione evidenzia anche la necessità di superare alcune difficoltà interpretative della regolamentazione attualmente fonte di problemi di applicazione nei territori.

La seconda questione riguarda le modifiche che la Commissione UE ha richiesto alla bozza del decreto sul digestato equiparato. Per Confagricoltura la posizione dell’organo esecutivo europeo non è in linea con i due obiettivi del Green Deal sulla riduzione del 20% dell’uso di fertilizzanti e sul recupero del 50% dei nutrienti presenti nel suolo.

Questi obiettivi – conclude Confagricoltura – sono raggiungibili soltanto se, contestualmente, si promuove il recupero sostenibile della sostanza organica per valorizzare al meglio i nutrienti contenuti negli scarti delle produzioni agricole.

Exit mobile version