I rischi del “Prosecco” australiano

spumante

L’Australia difende strenuamente il suo “Prosecco”. Come riporta Winemeridian, sono diverse le storie di produttori che producono le bollicine in Australia con il nome del celebre prodotto di Valdobbiadene.

Le autorità australiane difendono il diritto dei migranti italiani di riprodurre le tradizioni del loro Paese di origine. E i suoi prodotti.

Un principio pericoloso, però. Perché i prodotti tipici non sarebbero più legati al luogo di produzione, ma alla soggettività, a chi li produce.

Quella australiana non è solo una battaglia culturale.  I dati di Wine Australia prodotti da IRI MarketEdge, mostrano che il 78% del Prosecco che consumiamo è di nostra produzione.

La salvezza, per il celebre prodotto italiano, può arrivare dall’Unione Europea: la Nuova Zelanda, nell’accordo con l’Ue, ha avuto 5 anni di tempo per trovare un altro nome al suo “Prosecco”.

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