Parla di sciopero flop Giuseppe Balia, presidente di Angac, l’Associazione nazionale dei gestori autonomi di carburante. Attaccando le sigle sindacali di rappresentanza, accusate anche di fare “inciuci” con le compagnie petrolifere.
“Una categoria disarmata – dice Balia a proposito dei gestori delle stazioni – che ha bisogno di riconquistare fiducia sulla rappresentanza sindacale non piรน rispondente alle esigenze del gestore. Una categoria che ha bisogno di riconquistare la propria identitร , che ha paura nellโaffrontare il prossimo futuro dettato da cambiamenti radicali in relazione alla transizione energetica”.
“Una categoria – aggiunge – delusa, apatica e senza prospettive, ridotta a sopportare vessazioni da parte delle compagnie petrolifere che, tramite accordi commerciali firmati da sigle che si autoproclamano maggiormente rappresentative, si ritrovano ad espletare un lavoro da veri schiavi del caporalato, con la paura costante che al minimo sbaglio o comportamento anomalo al fine di ottenere una remunerazione congrua di sopravvivenza,ย si ritrovano con la risoluzione del contratto.ย Una categoria ostaggio del potere petrolifero e senza tutela sia da parte della politica che della giustizia”.
Per Balia serve un rinnovamento della classe dirigente sindacale che in passato fino ad oggi, non รจ riuscita a convincere e conquistare quella fiducia ricercata dal gestore: “ร arrivato il momento di cambiare e azzerare tutto”.
Angac dice di avere una visione diversa di fare sindacato: ” Espressione di legalitร , trasparenza e tutela dei gestori, parte debole della filiera”.
“Angac – assicura Balia – lotterร allโinfinito affinchรฉ emerga la distorsione e lโalterazione nel mercato della distribuzione dei carburanti e successivamente rivisitare normative e contratti perchรฉ il gestore possa esercitare il suo ruolo in maniera serena e giustamente remunerata, sconfiggendo tutte le vessazioni ad oggi esercitate. Basta con gli inciuci tra compagnie petrolifere e sigle che abbiamo scoperto, lโevidenza ormai non si puรฒ nascondere e la maggioranza dei gestori lo ha capito. Noi di Angac – conclude – siamo pronti ad accogliervi; metteteci alla prova e cerchiamo di rafforzare una nuova realtร che ha un solo obiettivo: il bene del gestore e costruire insieme un nuovo percorso di crescita”.