“Le parole chiave sono ecosostenibilità ambientale e paesaggistica, caratteristiche che oggi un’azienda agricola che punti alla qualità non può non avere”. Da qui la massima attenzione posta “sul rispetto per il territorio e sulla sua valorizzazione, anche dal punto di vista della qualità della vita di chi vi abita”. Ne è convinto Sandro Passerini, titolare con il fratello Giampietro dell’Azienda Agricola Cirenaica, parte del consorzio Produttori Agricoli Parco del Ticino Scarl, che raggruppa alcune delle aziende a Marchio Parco Ticino – Produzione Controllata, che del resto, già negli anni Ottanta – quando della società si occupava ancora il padre Francesco – aveva le idee chiare sulla necessità di praticare un’agricoltura più sostenibile.
“L’agricoltura ecosostenibile ha a cuore i concetti di ambiente, paesaggio, salute, economia locale e qualità della vita umana” aggiunge l’imprenditore, che negli anni ha contribuito all’evoluzione della propria azienda e alla creazione del consorzio di cui è presidente. Cirenaica, di fatto, nasce nel 1998, ereditando però un bagaglio di esperienza ventennale: la prima azienda agricola era stata acquistata da Francesco Passerini nel 1969, inizialmente si dedicava alla produzione di latte, poi all’allevamento di suini. “Già negli anni 90 ci eravamo dotati di strumenti tecnologicamente avanzati ed eravamo consapevoli della necessità di puntare sulla qualità del prodotto, ma le aziende alimentari nostre clienti, pur riconoscendo il valore della nostra proposta non erano disposta a pagare di più, perciò nel 2000 abbiamo deciso di agire in autonomia”. Così nel 2002 hanno realizzato il loro salumificio e nel 2006 il macello, per “una conclusione virtuosa del ciclo di produzione: dalla coltivazione all’allevamento, alla lavorazione del prodotto, sempre nel rispetto delle norme europee”. Il risultato? Una migliore qualità dei prodotti, anche perché il Consorzio e il Parco Ticino, controllano tutta la filiera e suggeriscono le coltivazioni migliori considerando le caratteristiche del terreno e gli orientamenti aziendali, poiché la carne ottenuta da animali allevati e macellati in modo meno stressante possibile è meno ricca di cortisolo e cortisone ed ha maggiori proprietà nutrizionali e poiché svolgendo tutte le attività in tempi rapidi e in luoghi vicini tra loro è possibile non inserire conservanti nei salumi, o almeno limitarne l’uso.
A garantire la qualità della produzione ecosostenibile e del lavoro di Cirenaica e delle altre aziende agricole del consorzio delle aziende a Marchio Parco Ticino – Produzione Controllata, sono anche i requisiti necessari per farne parte, da riconfermare ogni anno: si valutano 80 parametri, dal livello delle emissioni di Co2 alla presenza di biodiversità nell’ambiente, passando per l’uso di prodotti chimici. “Cirenaica, per esempio, produce l’82% del mangime con cui nutre i suoi animali anche se sarebbe sufficiente il 70 – aggiunge Passerini -. Questo, oltre a garantire la qualità, in questo momento rappresenta anche un vantaggio a livello economico”. Come del resto l’essere dotati (dal 2009) di due impianti fotovoltaici da 100 Kilowatt, a cui presto se ne aggiungerà un terzo, che servirà anche a far fronte alle esigenze dell’ultima novità dell’azienda agricola: il laboratorio per la macinazione a pietra delle farine a bassa temperatura. “Maciniamo a pietra naturale utilizzando anche macchinari altamente tecnologici e polifunzionali, manteniamo la temperatura sotto i 16 gradi e conserviamo a 6-8 gradi per preservare le caratteristiche nutrizionali dei cereali” aggiunge, sottolineando anche la scelta di vendere la farina in contenitori monomateriali (quindi riciclabili) di polipropilene” con stampe dirette. L’idea è quella di essere parte integrante del territorio e non è un caso che il 60 per cento della vendita di prodotti avvenga direttamente nelle aziende agricole, mentre il restante 40 si divide tra la fornitura ad alcune mense scolastiche e ristoranti di alto livello che puntano su prodotti a chilometro zero e la vendita online attraverso il sito del consorzio.
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