Le donne imprenditrici in Umbria sono diventate un quarto del totale. Faticano però a conciliare lavoro e famiglia. Terziario Donna Confcommercio Umbria ha confermato Nela Turkovic alla presidenza.

Superano la media italiana le donne imprenditrici in Umbria: sono arrivate al 25% del totale delle imprese, una scalata che è venuta da lontano e che non sembra, al momento, arrestarsi. Dati che vengono chiariti dal Quinto, dove viene specificato che le imprese al femminile sono ormai 23.533. Di queste quasi i due terzi operano nel terziario, con il 61% di imprese guidate da donne, seguite dal settore agricolo con il 23% e dall’industria con l’11,7%.
Eppure, essere donna imprenditrice per molti versi è un percorso ad ostacoli – nella vita sociale, professionale e familiare – che impedisce la crescita della nostra economia.
C’è molto lavoro da fare dunque per Terziario Donna Confcommercio Umbria, che nel corso dell’assemblea elettiva ha confermato alla presidenza Nela Turkovic, affiancata dalla vicepresidente Giada Cipolletta e dalle consigliere Ivana Jelinic, Lorella Marchetti, Monica Migliorati, Angela Parretta, Chiara Pucciarini. Una compagina rappresentativa di diversi settori che intende dare ancora più voce alle priorità delle imprenditrici umbre del commercio, turismo servizi e professioni, prima fra tutte quella di conciliare il lavoro e la vita privata, tema sensibile tanto quanto il sostegno alla genitorialità e alle pari opportunità di carriera e di salario.
“In un contesto che da anni è fortemente problematico per tutte le aziende – sottolinea Nela Turkovic – le imprenditrici donne continuano ad essere più penalizzate non solo in termini di carichi di lavoro, ma anche di accesso al credito, soprattutto se si tratta di neo attività, come emerge da una indagine recentissima elaborata da Terziario Donna in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”. Eppure, sono portatrici di valori importanti, come la convinzione di dover adottare misure green per tutelare la sostenibilità ambientale, aspetto in cui sono più sensibili dei colleghi uomini”.
Le imprenditrici sono anche molto attente alla formazione, che in Terziario Donna Umbria è stata delegata alla vicepresidente Giada Cipolletta, insieme a quello degli eventi e della rappresentanza a livello nazionale. “L’indagine rivela che sette imprenditrici su dieci intendono investire sulla propria formazione – sottolinea Cipolletta – soprattutto nei temi del digitale e nelle competenze manageriali e di gestione di impresa; il 14,7% punta ad accrescere le conoscenze in materie di credito e finanza e il 14,1% su temi e competenze green e sostenibilità. È una disponibilità importante, che cercheremo di soddisfare con proposte davvero innovative e che possano migliorare la qualità della vita e del lavoro delle donne imprenditrici”.

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