Energia, ecobonus, cuneo fiscale: la Cna chiede chiarezza

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Emergenza energetica, chiarezza e stabilità sul sistema degli ecobonus, taglio del cuneo fiscale. La Cna di Fermo stila la lista delle priorità per il mondo della piccola e media impresa: “Riteniamo prioritario agire nell’ottica di un rafforzamento e di una calibrazione più efficace delle misure previste dal DL Aiuti quater sul tema energia, rivedere gli interventi sul Superbonus e destinare maggiori risorse per l’autotrasporto merci”.

Così i vertici dell’associazione territoriale di Fermo, il presidente Emiliano Tomassini e il coordinatore pro tempore Andrea Caranfa, che spiegano: “Serve un taglio consistente del cuneo fiscale, realizzato in tempi rapidi, per salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni e contenere i costi delle imprese”.

E ancora, sul capitolo caro energia: “E’ necessario che la facoltà di rateizzare le bollette sia estesa a tutto il 2022 e a condizioni favorevoli, così come bisogna estendere anche alle piccole imprese l’acquisto a prezzi calmierati, attraverso il GSE, di energia elettrica e gas. Due azioni a cui bisogna affiancare la proroga per tutto il 2023 del regime tutelato per le piccole imprese”.

Occorre definire un perimetro di certezza per gli aiuti sulle bollette – riferiscono presidente e coordinatore Cna – concentrando i sussidi in maniera selettiva sulle imprese, in base all’incidenza dei costi energia sul totale. La fine del mercato tutelato è da rinviare, per non esporre a rischi di default migliaia di piccole imprese”.

Riguardo il Superbonus, Tomassini e Caranfa evidenziano che “si tratta della sedicesima modifica normativa in due anni e mezzo, oltre alle 11 modifiche sulle regole per lo sconto in fattura e cessione del credito”. Nel merito, Cna ha chiesto al Governo che il termine per la presentazione della CILA sia portato al 31 gennaio rispetto al 25 novembre previsto dal decreto: “una scadenza del tutto inadeguata”. Fondamentale stabilizzare la misura nel medio-lungo termine, così da consentire una facile programmazione dei lavori senza creare tensioni nella domanda e strozzature nell’offerta.

 

 

Infine sull’autotrasporto merci, CNA ha rilevato la necessità di aumentare le risorse di ulteriori 150 milioni per mitigare i pesanti effetti del caro-gasolio.

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