Le piccole e medie imprese editoriali troveranno una boccata d’ossigeno per la concessione dei contributi da parte della Regione., è una parziale risposta ai danni che ha causato la pandemia. I contributi saranno a fondo perduto.
Il contributo massimo ottenibile da ciascuna azienda richiedente è di ventimila euro in base al numero di domande arrivate. Secondo quanto stabilito dal bando, per ottenere il contributo le piccole e medie imprese editoriali, tra le altre condizioni, devono avere sede legale e/o operativa in Sicilia; essere regolarmente costituite e attive alla data del 31 dicembre del 2020 ed alla data di presentazione della domanda; non essere in stato di scioglimento o liquidazione, né sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata; e devono essere in regola con la normativa antimafia.
L’iter amministrativo che ha portato alla pubblicazione del bando, aveva subito una battuta d’arresto per via di un impedimento sollevato dal Comitato di sorveglianza; il nodo era stato poi sciolto dall’ufficio di Gabinetto e dal dipartimento regionale dei Beni culturali, che ha provveduto alla copertura finanziaria attingendo ai fondi del Psc, con la successiva presa d’atto e la condivisione della giunta regionale di governo, nello scorso mese di giugno.