Terapie enzimatiche sostitutive non solo in ospedale

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In Emilia Romagna le terapie enzimatiche sostitutive non vengono più applicate solo in ospedale. Iniziati i quattro diversi percorsi per la somministrazione di questi farmaci, sulla base di una decisione presa dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

L’obiettivo è facilitare il percorso per la somministrazione delle terapie enzimatiche sostitutive a molte delle persone affette da malattie metaboliche ereditarie rare che, in alcuni casi, potranno evitare di recarsi negli ospedali centri di riferimento per ricevere i trattamenti. Questo, attraverso la riorganizzazione del sistema di accesso al percorso di cura con orari più elastici e strutture più vicine, mantenendo la sicurezza delle prestazioni. Si punta quindi a migliorare la qualità della vita dei pazienti, che già soffrono il disagio di essere affetti da una patologia cronica.

La scelta tra le quattro modalità di accesso viene definita in maniera personalizzata, in base alle condizioni cliniche e sociosanitarie dei pazienti. La prima opzione è l’ospedale sede del centro di riferimento; la seconda è l’ospedale di riferimento territoriale; la terza sono gli ospedali di comunità, case di comunità e poliambulatori vicini al luogo di vita del paziente; in fine, il domicilio del paziente.

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