L’eliminazione del tetto agli stipendi dei manager pubblici, fissato a 240mila euro annui, indigna imprese e famiglie italiane alle prese con il caro energia che trascina l’inflazione.
Tra le voci critiche, quella di Michele Francesco Abballe, presidente Nazionale della Federazione degli Artigiani: “Non ci sono parole per descrivere quanto accaduto, e la cosa ancor piรน grave รจ che non si riesce a capire chi abbia inserito questo emendamento e per quale motivo. Una cosa รจ certa, a quindici giorni dalla tornata elettorale la politica ha dato prova come sempre di essere distante anni luce dalla realtร โ.
โOgni giorno โ continua Abballe โ ascolto artigiani che soffrono, bollette insostenibili, rincari delle materie prime che rischiano di compromettere gli ordinativi in corso, persone che vivono quotidianamente nelle loro botteghe dodici ore al giorno ed a fine mese non riescono a portare nulla di concreto sulla tavola dei loro figli. Ecco perchรฉ sentire ai notiziari cose di questo tipo non puรฒ far altro che indignarci profondamente”.
“Il Paese – conclude il presidente Nazionale della Federazione degli Artigiani –ย necessita di una classe politica responsabile, vicina ai problemi reali, alle famiglie e alle migliaia di micro imprese e imprese artigiane che ogni giorno fanno la propria parte, con dedizione e abnegazione senza mai sottrarsi alle proprie responsabilitร .ย Avremo di fronte mesi difficili per uscire dal tragico momento, dove solo con la collaborazione e lโimpegno di tutti lโItalia potrร ritrovare la strada maestra per ambire alle posizioni internazionali che meritaโ.