Angela Foti (Pizzerie Da Aldo): “Impasto speciale, mozzarella di qualità e possibilità di scelta: i segreti del nostro successo”

Angela Foti

Una ricetta che non ha mai smesso di avere successo, ma che anzi, dopo quarant’anni, porta ancora all’apertura di nuovi locali. È quella della pizza al trancio creata nel 1982 da Aldo Conti, tentativo dopo tentativo fino ad ottenere l’impasto giusto. Arrivato in Lombardia dalla Sicilia nel 1979, infatti, l’imprenditore ha colto le potenzialità di questo particolare tipo di pizza, ben noto a Milano ma praticamente sconosciuto in provincia. E la scelta si è rivelata vincente: dopo il primo locale, aperto a Barlassina, in provincia di Monza e Brianza, negli anni successivi sono arrivati quelli di Lomazzo, Seregno, Meda, Baruccana e Guanzate. Sei locali quindi, che oggi danno lavoro a 60 dipendenti e che, dopo i problemi di salute avuti dall’imprenditore anni fa, sono gestiti dalla compagna Angela Foti e da diversi membri della sua famiglia. “In occasione di ogni apertura si è verificata la stessa dinamica. Dopo poco più di un mese di lavoro l’attività era già a pieno ritmo, senza bisogno di fare pubblicità” racconta Foti, che guarda al futuro: “Non vogliamo fermarci qui”.

I segreti del successo? Secondo lei sono due: l’impasto e la mozzarella. Il primo lo ha ideato Aldo, senza seguire una ricetta specifica ma sperimentando e lavorando soprattutto sulla lievitazione. “La pizza al trancio necessita di un impasto molto particolare – spiega Foti -. Il nostro viene realizzato al mattino e fatto lievitare, quindi steso e lasciato di nuovo a riposare, per essere poi condito al momento a seconda delle richieste del cliente”. Il risultato è una pizza leggera e facile da digerire, proprio grazie alla lunga lievitazione. L’altro elemento fondamentale (per questa come per qualsiasi pizza) è la mozzarella: “Utilizziamo la stessa da quarant’anni. La produce un caseificio di Gorgonzola, quindi parliamo quasi di chilometro zero” aggiunge la donna, sottolineando come a scegliere la mozzarella, testandone diversi tipi, sia stato lo stesso Aldo Conti. Oggi l’impasto viene realizzato in un solo laboratorio e poi portato nei singoli locali, così da garantire lo stesso livello di qualità.

Se è vero che l’asso nella manica delle pizzerie Da Aldo è il trancio, una seconda intuizione nel 2008 ha scombinato le carte in tavola e dato vita forse al vero punto di forza delle attività. “Alcune persone sceglievano di cenare altrove quando preferivano mangiare la pizza rotonda, così abbiamo introdotto entrambe le possibilità: allo stesso tavolo si possono ordinare sia tranci dai gusti diversi sia pizze rotonde”. Un’idea, questa, che è stata accolta con grande entusiasmo, soprattutto dalle famiglie che in questo modo possono conciliare le esigenze di genitori e bambini. E sempre guardando a loro si ragiona anche dal punto di vista dei prezzi: l’attenzione fondamentale è rivolta alla qualità delle materie prime, ma nei locali è possibile mangiare con cifre adeguate. “Acquistare con un unico ordine le materie prime per sei pizzerie, infatti – spiega Foti – ci consente di poter avere prezzi favorevoli dai fornitori”. Per la gioia dei clienti, che, nei locali in cui è presente, apprezzano anche le preparazioni, dai panini alle patatine, realizzate in cucina.

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