Bombe d’acqua e grandine sulle vigne, al via in Puglia l’arricchimento del vino. una determina della Regione autorizza l’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale del vino. Seguendo l’impegno assunto dallโassessore regionale allโAgricoltura, Donato Pentassuglia, nel corso dellโincontro con i quadri dirigenti di Coldiretti Puglia, sullo scenario complesso del settore vitivinicolo.
Le altre misure
Contro le speculazioni con i prezzi in caduta libera delle uve da vino, lโassessore Pentassuglia ha tra lโaltro annunciato controlli capillari e serrati della Guardia di Finanza su rese e PLV, la pianificazione e la regolamentazione di nuovi impianti con scelte varietali coerenti alle vocazioni dei territori e le potenzialitร commerciali passando da una stretta sul catasto vitivinicolo per avere una fotografia reale del settore in Puglia.
I costi
A pesare sono i costi di produzione in campi e vigneti che – sottolinea Coldiretti Puglia – vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare lโacqua per lโirrigare i raccolti. Ma il caro energia e la mancanza di materia prime si fanno sentire lungo tutta la filiera insieme allโaumento di costi per imballaggi, bancali, contenitori di plastica, vetro, metallo, etichette e tappi. Costi indiretti che โ evidenzia Coldiretti regionale – vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in piรน rispetto allo scorso anno, al tetrapack con un incremento del 15%, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, dal +10% costi per le lattine, fino ad arrivare al +70% per la plastica, secondo lโanalisi Coldiretti.
Una situazione che รจ destinata ad esplodere in autunno con un prevedibile balzo dei listini di vendita che riguarda lโintera filiera agroalimentare che dai campi alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale, e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtร della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio, secondo lโanalisi della Coldiretti.
Il catasto vitivinicolo
Secondo Coldiretti Puglia รจ necessaria attraverso il catasto vitivinicolo, lโesatta consistenza del settore vitivinicolo, dei numeri e delle potenzialitร reali del settore, per costruire una strategia di filiera, puntando su qualitร e su rese per ettaro appropriate per rafforzare e promuovere il settore, alla luce del report di Cantina Italia dellโIspettorato Repressione Frodi del Ministro delle Politiche Agricole al 31 luglio, che registra una impennata delle giacenze di vini DOP nelle cantine dellโ11% e del 47% di vino IGP rispetto al 2021.
La vendemmia 2022 in anticipo
La vendemmia 2022 in Puglia รจ partita in anticipo rispetto allo scorso anno, ricorda Coldiretti, con la siccitร e il caldo oltre i 40 gradi che hanno tagliato la produzione almeno del 15% a livello regionale con i vigneti messi a dura prova anche da continui eventi estremi come nubifragi e grandinate che stanno caratterizzando un agosto pazzo, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto lโurgente misura dellโarricchimento allโassessore Pentassuglia.
Guerra e speculazioni
Con la guerra โ sottolinea la Coldiretti – si moltiplicano speculazioni e pratiche sleali sui prodotti alimentari, che vanno dai tentativi di ridurre la qualitร dei prodotti offerti sugli scaffali alle etichette ingannevoli fino al taglio dei compensi riconosciuti agli agricoltori al di sotto dei costi di produzione. Il risultato รจ che piรน di 1 azienda agricola su 10 (11%) si trova โ continua la Coldiretti – in una situazione cosรฌ critica da portare alla cessazione dellโattivitร ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo.
Le contromisure proposte
Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole e trasformatoriย con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, conclude Coldiretti Puglia, sottolineando lโimportanza in questo contesto dellโapertura del Governo alla proposta di Coldiretti sulla defiscalizzazione del costo del lavoro.