Vendemmia, in Veneto serve manodopera

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Tanta uva in Veneto, ma mancano braccia per raccoglierla. A lanciare l’allarme è Confagricoltura Veneto, alla vigilia di una vendemmia anticipata dal caldo anomalo. Che insieme ai rincari, sta tenendo lontani dall’Italia i lavoratori dell’Est europa.

“Quest’anno l’uva è maturata molto più velocemente a causa delle alte temperature e della mancanza di escursione termica tra giorno e notte tra luglio e agosto – spiega Christian Marchesini, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Veneto -. Perciò c’è bisogno di tanta manodopera e tutta assieme. La criticità emerge soprattutto nel territorio veronese, in Valpolicella, dove la raccolta dell’uva da appassimento per l’Amarone è solo manuale e richiede anche 150.000 giornate lavorative. Quindi servono 5.000 braccianti solo per quello. Molti imprenditori agricoli si avvalgono di familiari e amici, ma in ogni caso è necessario un apporto esterno e quest’anno in tanti mancano all’appello. In primis sono assenti polacchi e romeni, che, con i rincari del carburante e dei trasporti in generale, non sono venuti a vendemmiare come accadeva di solito”.

Le complicazioni della burocrazia

Già da qualche anno, lamenta Confagricoltura, le regole più stringenti hanno determinato difficoltà nel reperimento del personale: “Non ci sono più gli universitari e anche i pensionati con quota 100, che avrebbero ancora l’età idonea per vendemmiare, hanno il divieto di lavorare fino all’età della pensione di vecchiaia – sottolinea Marchesini -. A queste problematiche va aggiunto il reddito di cittadinanza, che non aiuta nel reperimento dei lavoratori sul mercato. Bisognerebbe quindi, per il futuro, trovare dei sistemi per far venire i raccoglitori da altri Paesi, anche al di fuori del decreto flussi, e semplificare il più possibile le procedure, perché la vendemmia dura meno di un mese e la burocrazia rallenta il reperimento del personale. Vale la pena ricordare, infine, che con i voucher era molto più semplice assumere addetti alla raccolta per un periodo ristretto come quello della vendemmia e che quel sistema andrebbe reintrodotto, pur con le correzioni che si ritengono opportune”.

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