La Regione cerca di mantenere alto il livello qualitativo del settore artigiano e lo fa finanziando il “Fondo ripresa” con ulteriori trentaquattro milioni di euro. Gli aspetti formali sulla possibilità di ottenere i contributi non la dicono tutta sull’impegno della Giunta Musumeci: «Le modifiche sono il frutto del confronto con le associazioni di categoria e – spiega l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano – rappresentano una risposta concreta alle necessità manifestate da un comparto come quello artigiano che conta quasi 80mila imprese».
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del cda della Crias, la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane, Clemente Carta, che nel ringraziare il governo regionale ha sottolineato come «le modifiche apportate potranno essere richieste anche dalle imprese che hanno già presentato l’istanza, quindi retroattività assoluta che sarà fondamentale per non penalizzare alcuna impresa».
A beneficiare delle agevolazioni previste dalla misura saranno sempre le imprese artigiane con sede legale o operativa in Sicilia, iscritte all’Albo delle imprese artigiane presso le Camere di Commercio, che non risultano sospese o inattive, con un numero di addetti non superiore a 5 e un utile netto al 31 dicembre 2019 fino a 30 mila euro.
Le imprese potranno così presentare progetti di investimento aziendale finalizzati al miglioramento della competitività, all’introduzione di soluzioni innovative e al miglioramento delle strategie commerciali. Le modifiche introdotte con l’avviso pubblicato sul sito istituzionale della Crias potranno essere estese anche alle imprese che hanno già fatto richiesta di agevolazione.
La presentazione delle domande di agevolazione avverrà a partire dalle ore 11 del 7 settembre 2022 mediante la piattaforma digitale accessibile dal sito www.crias.eu previa registrazione. Qui la modifica all’Avviso pubblico per Finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto per investimenti finalizzati a migliorare la competitività.