La riforma della scuola non può fermarsi. I dirigenti scolastici (Andis) auspicano il veloce superamento della crisi di governo.

I presidi, i dirigenti scolastici dell’Andis sono davvero preoccupati della crisi di governo in atto nel paese e auspicano, in maniera forte, il suo superamento: troppo importunate avere un esecutivo che possa portare aventi quell’azione riformatrice di cui la scuola ha bisogno. “L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (Andis) auspica il rapido superamento della crisi di governo, perché venga garantita la continuità dell’azione riformatrice del sistema scolastico e la messa a terra dei finanziamenti del PNRR destinati alla scuola”. E’ quanto si legge in una nota del direttivo nazionale dell’associazione di presidi.
“Ancora segnati da un’interminabile pandemia e con l’ombra di una guerra che ferisce la pace e lo sviluppo su scala nazionale e globale, non ci possiamo permettere che venga meno la ritrovata credibilità a livello europeo e si prolunghi sine die una crisi politica che si ripercuote in modo pesante e drammatico sulle famiglie come pure sui ragazzi e sui giovani, ai quali appare sempre più evidente l’incapacità dei partiti di varare riforme di sistema capaci di visione e di futuro per le nuove generazioni, non tralasciando le ripercussioni sui lavoratori del comparto scuola, poiché ne risentirebbe il rinnovo del contratto e la riforma del reclutamento dei docenti”.
“La scuola italiana ha bisogno di stabilità e certezze per poter garantire quanto previsto dalla nostra Costituzione”, conclude la nota.

 

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