La biodiversità in mostra a Parigi in un contesto europeo. Presenti Gian Luca Bagnara della Filiera Italiana Foraggi.

Il governo francese ha voluto lasciare il segno al termine delle sua presidente dell’Unione Europea organizzando a Parigi un workshop con Biodiversa+, il partenariato europeo per la biodiversità che raggruppa una trentina tra i principali esperti europei appartenenti al mondo accademico ed economico. Il tema dell’incontro è stato “Cambiamenti trasformativi & Biodiversità”.
Gian Luca Bagnara, presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, è stato l’unico partecipante invitato in rappresentanza dell’Italia.
“Ho accolto con grande soddisfazione l’invito a partecipare a questo importante incontro – spiega Bagnara – perchè mi è stata data l’occasione per ribadire a livello europeo le strategie di AIFE/Filiera Italiana Foraggi che di fatto anticipano il Piano Strategico Nazionale della Pac 2023-2027. I temi in discussione all’incontro di Parigi sono già parte integrante dell’attività dei nostri soci e rappresentano elementi di valore che anticipano gli obiettivi fissati al 2030: la trasformazione sociale per l’uso sostenibile della biodiversità”.
Il focus al centro di quello che Gian Luca Bagnara definisce “un evento di dialogo” a livello europeo ha riguardato i valori della biodiversità per la società; la governance della biodiversità relativamente agli aspetti socio-economici, giuridici, politici e di gestione; l’uso sostenibile della natura per la biodiversità.
“L’obiettivo principale dell’incontro di Parigi – sottolinea il presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi – è stato quello di colmare il divario tra la ricerca e l’attuazione delle politiche pubbliche europee per definire i cambiamenti che impattano sulla biodiversità, identificare le lacune in materia di conoscenza e le esigenze legate alla ricerca e all’innovazione per contribuire alla realizzazione di un cambiamento del contesto attuale, individuare i potenziali contribuiti di Biodiversità+ e gli approcci necessari alla loro attuazione. Un lavoro sicuramente complesso ma necessario e impellente, rispetto al quale i produttori e gli essiccatori di foraggi associati ad AIFE/Filiera Italiana Foraggi, per quello che riguarda il loro ambito lavorativo, si pongono con uno spirito di totale condivisione, percependolo come un valore da sfruttare e migliorare e non certo come un obbligo calato dall’alto”.
L’Agenda strategica per la ricerca e l’innovazione adottata da Biodiversa+ per il settennato 2022-2028 prevede sei bandi cofinanziati per progetti di ricerca per un valore di circa 40 milioni di euro ciascuno: il ministero dell’Università e della Ricerca italiano ha aderito con un impegno finanziario complessivo di circa 17 milioni di euro:
“L’alto impatto sociale e l’innovazione scientifica sono i temi che all’incontro di Parigi hanno tenuto banco – conclude Gian Luca Bagnara – nei confronti dei quali ci siamo trovati tutti d’accordo nel condividere la volontà di promuovere le migliori sinergie tra i settori pubblico e privato: saranno loro infatti a sostenere l’agenda di ricerca strategica a lungo termine della UE per la biodiversità”.
AIFE/Filiera Italiana Foraggi conta una base associativa di circa 30 aziende di trasformazione situate in diverse regioni italiane. Copre circa il 90% della filiera dei foraggi essiccati e disidratati a livello nazionale, con una produzione che sfiora 1 milione di tonnellate/anno, il 60% del quale segue la via dell’export. Con l’indotto genera un fatturato di circa 450milioni di euro/annui e complessivamente dà lavoro a circa 13.500 persone.

 

 

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