Sardegna: vermentino speciale imbottigliato a Culuccia

Andrea Pala, enologo

Novità in Sardegna: nasce il vermentino con l’uva che ha riposato in mare. A realizzarlo l’enologo Andrea Pala, dell’isola di Culuccia, Arcipelago de La Maddalena. Un anno fa ci fu la prima vendemmia, adesso è stato imbottigliato e nasce da vigne che si trovano a pochi metri dal mare. L’acqua è un elemento centrale nella produzione di questo vermentino. Le sue uve riposano in acqua per un periodo breve, poi vengono ripescate e si inizia il procedimento classico di vinificazione. Il processo è lungo: si passa da serbatoi d’acciaio, dura alcuni mesi.

Andrea Pala qualche mese fa è stato eletto da una giuria il miglior enologo giovane d’Italia. Il vermentino assolutamente innovativo si chiama Donna Ma’, è prodotto in numero limitato di bottiglie, poco più di 500. E’ un Vermentino Isola dei Naufraghi Igt. Il progetto è senza scopo di lucro, solo destinato alla ricerca scientifica. Ma in realtà esempi del genere si trovano già nell’antichità: sull’isola greca di Chios, l’uva veniva tenuta proprio in mare prima di lasciarla asciugare sui graticci e vinificata. Anche oggi si scelgono grappoli senza la minima lacerazione della buccia per evitare che l’acqua danneggi gli acini, poi si adagiano sul fondale.

Il vino è naturalmente speciale, nasce in un’isola al cento per cento green, un vero e proprio modello di ecosostenibilità mondiale. Questi 300 ettari di terra oggi fanno parte di un progetto interamente green dell’azienda agrituristica Culuccia. La plastica è bandita, l’energia elettrica si produce con i panelli solari e con un generatore di emergenza.

A Culuccia si produce anche un secondo vermentino, uno spumante realizzato in modo classico, miele, mirto, gin e le ostriche, grazie alla collaborazione con Agris (agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale.

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