Turismo, Coldiretti Toscana: “la regione punta sui fiori”

La Toscana, già tra le regioni più visitate d’Italia, negli ultimi anni sta ospitando numerose iniziative legate ai fiori: Santa Luce detta la “Provenza d’Italia”, i campi di girasole della Val d’Orcia, la fioritura del giaggiolo sulle colline intorno a Firenze, i fiori di loto che crescono nello stagno dell’Oasi di Massaciuccoli a Massarosa e lo zafferano nel Casentino. Da maggio ad ottobre migliaia di visitatori si riversano tra colline e itinerari rurali, attratti dalle tante iniziative ed attività didattiche organizzate dalle aziende agricole e dagli agriturismi che spaziano dai corsi di pittura ai laboratori sensoriali, dai picnic tra i fiori alle escursioni nelle coltivazioni a piedi o in bicicletta.

Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana hanno fatto il punto della situazione in occasione della fioritura dei fiori di loto in Versilia: “i campi fioriti sono mete turistiche destinate ad una costante crescita grazie alla diversificazione delle attività” spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana. “Oggi il 70% delle aziende condotte da giovani svolge anche attività connesse all’agricoltura: non è azzardato affermare che la multifunzionalità ha rappresentato il volano principale del ritorno alla terra. Gli agricoltori hanno colto l’opportunità delle fioriture costruendo attorno alla loro stagionalità un turismo sostenibile fatto di semplicità, accoglienza ed iniziative. È una freccia in più nell’arco delle aziende agricole e della proposta turistica rurale regionale che deve ripartire dopo due anni di emergenza sanitaria”.

La Toscana sta velocemente scalando le classifiche tra le mete floreali più gettonate con tanti itinerari proposti dalle aziende agricole e dagli agriturismi di Terranostra Toscana che si snodano tra borghi e vallate da cartolina. Percorsi floreali che si intrecciano tra luglio ed agosto tra i campi di lavanda della Valle dei Profumi, nelle colline di pisane e in 250 ettari complessivi. Ed ancora l’iris, tra aprile e maggio, sulle colline del Chianti che esplodono con i loro colori tra vigneti e casolari fino alla fioritura del prezioso zafferano nel mese di ottobre.

Tra le nuove mete più curiose, tra giugno ed agosto, un posto di primo piano lo merita la coltivazione delle acquatiche ninfee e dei fiori di loto della Versilia con la più grande coltivazione d’Europa inserita nel contesto della Via delle Erbe e dei Fiori, il percorso sensoriale ed enogastronomico alla scoperta delle aziende agricole di Massarosa. Coltivate per la vendita del fiore reciso destinato al mercato floricolo nazionale ed internazionali, ninfee e soprattutto i fior di loto richiamano ogni anno centinaia di visitatori affascinati dalla fioritura di una delle piante più antiche della storia venerata dagli antichi egizi.

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