Ennesima uccisione di capi bovini, Confagricoltura Piacenza protesta

Continuano le uccisioni di bovini da parte di lupi nelle campagne del piacentino: nella notte tra il 5 e il 6 maggio 2022 l’ennesimo capo di bestiame è stato trovato morto nei locali dell’azienda agricola Villa Giardino di Podenzano. Si suppone che ad attaccare la mucca, recentemente isolata per farla riprendere da una zoppia, sia stato un grosso lupo, visto che questi animali sono sempre più numerosi nella zona. Il titolare Leonardo Bersani racconta che aveva deciso di isolarla per farla stare più tranquilla, ma al mattino si è trovato di fronte una scena agghiacciante: “personalmente, per come è stata divorata, credo che l’abbia uccisa il capobranco. Non era un vitello ma una vacca di 7 quintali che produceva 160 quintali di latte in lattazione, ovvero 55 kg di latte al giorno”.

Confagricoltura Piacenza ricorda che non si tratta del primo episodio di attacco da parte di lupi ad animali vivi custoditi in azienda ma, in questo caso, a fare impressione sono le dimensioni dell’animale abbattuto. Per la confederazione è alquanto ipocrita pretendere elevati standard di biosicurezza degli animali in allevamento se poi è la fauna selvatica, di proprietà dello Stato, a comprometterli. Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza, è preoccupato: “non siamo più sicuri nelle nostre aziende, né noi, né i nostri animali. La fauna selvatica detta ormai le regole nelle campagne e provoca danni. Non parliamo dei cinghiali, che portano la Peste Suina e il botulino oltre ad azzerare i raccolti di mais”.

Per Gasparini è giunto il momento, proprio per poter garantire il benessere animale e a tutela del patrimonio zootecnico, di spostare l’attenzione dai capi gestiti dall’uomo e dunque accuditi e curati con perizia, agli animali lasciati a sé stessi, liberi di ammalarsi, infettarsi, morire e contaminare, senza che nessuno si curi del loro benessere e dell’impatto che loro hanno sugli animali da reddito e di compagnia per il cui benessere si lavora da sempre. “Proponiamo di convertire il centro di referenza sul benessere animale di Brescia in centro di referenza e controllo delle malattie degli animali selvatici”.

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