Crisi economica, fallimenti record per aziende di alloggio e ristorazione

Nel primo trimestre del 2022, in Italia, i fallimenti per le attività di alloggio e ristorazione sono aumentati del 22,5% anche a causa della cattiva congiuntura causata da pandemia e guerra in Ucraina. “È un segnale preoccupante, una situazione difficile per fornitori, aziende agricole ed alimentari travolte dalla riduzione di spesa in alloggi e ristorazione ”: così ha detto il presidente Coldiretti Umbria Albano Agabiti. “Vino e cibi invenduti hanno messo in ginocchio l’intera filiera dei consumi fuori casa che vale un terzo della spesa alimentare degli italiani fuori casa. La drastica riduzione dell’attività ha pesato sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio e alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura. Turismo e cibo rappresentano le principali leve per la ripartenza del Made in Italy, con la spesa turistica di italiani e stranieri nel Belpaese stimata in 40 miliardi”.

Elena Tortoioli, presidente Terranostra Umbria e titolare di un agriturismo a Petrignano di Assisi, conferma il momento difficile per il turismo locale. “Molte attività sono entrate in difficoltà a seguito della pandemia di Covid, quando sono venuti a mancare i turisti stranieri bloccati alle frontiere dall’avanzare dei contagi e dalle misure di restrizione. Di conseguenza anche i nostri prodotti agricoli hanno risentito delle difficoltà di sbocco nei vari canali di vendita e nelle altre attività di ristorazione. Per la prossima estate, senza più restrizioni Covid, l’auspicio è quello di una ripresa forte e stabile grazie al turismo di prossimità”.

Il calo di vendite di eccellenze Made in Italy di ristorazione e attività ricettive è confermato anche da Paolo Montioni, produttore di vino e olio a Montefalco. “Abbiamo registrato in questi anni dei cali nelle forniture a livello di ristorazione ed export. È chiaro che le restrizioni della pandemia hanno pesato su molte attività, come per lo stesso enoturismo, per questo abbiamo dovuto puntare anche con maggiore convinzione su altri canali di vendita come l’online”. Anche per Federico Leonardi, vicepresidente Coldiretti Terni e titolare di un’azienda orticola e olivicola a Narni, le difficoltà di alloggio e ristorazione rappresentano un problema per la filiera agricola. “Sebbene non abbia mai smesso di produrre, la mia azienda ha risentito delle aperture a singhiozzo che hanno penalizzato tutte le imprese agricole”.

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