Agricoltura100: tutto pronto per la terza edizione

Tutto pronto per la terza edizione di Agricoltura100, organizzata da Confagricoltura e da Reale Mutua Assicurazioni, con lo scopo di premiare le aziende agricole maggiormente innovative e indagare sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica del settore primario italiano.

L’annuncio dell’edizione nuova del Rapporto sull’Innovazione in agricoltura, realizzato con il patrocinio del Mipaaf e del ministero della Transizione ecologica, è stato al centro di un convegno ospitato da Cibus di Parma. Presenti il direttore generale di Confagricoltura, Francesco Postorino, Michele Quaglia, direttore commerciale e brand del Gruppo assicurativo e Daniele Cirelli, senior researcher e market Analyst di Ital Communications. Il titolo, ‘Agricoltura 100, dalla sostenibilità delle produzioni agricole alla qualità alimentare’.

“Arriviamo alla terza edizione di Agricoltura100 forti del successo registrato dalla precedente e del numero di imprese agricole coinvolte: oltre 2.200 rispetto alle 1.850 del 2020 – commenta Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura — Iniziative come questa sono fondamentali per avere il polso della situazione nell’ambito della sostenibilità. Ambito oggi fondamentale non solo per la tutela dell’ambiente ma anche per la generazione di nuove economie e redditi per le aziende del settore primario”.

“Siamo felici di aver contribuito alla riuscita di Cibus, grazie alla nostra partnership con Confagricoltura – ha dichiarato Michele Quaglia, direttore commerciale e brand di Reale Group – In questa occasione abbiamo lanciato la terza edizione del Rapporto Agricoltura100, ribadendo la centralità dell’agroalimentare per il nostro business e per il nostro Paese”.

L’indagine è stata compiuta grazie a un questionario. Ecco la fotografia scattata per il 2021 nel settore primario italiano. Si conferma la forte crescita degli investimenti in ambito Esg (Environmental, social and corporate governance).

Qualità del prodotto e tutela della salute alimentare sono risultati fondamentali per l’86,4% delle aziende intervistate. Seguono la protezione dell’ambiente (79,2%), l’importanza delle relazioni di filiera (71,9%), l’innovazione di prodotto (70,4 %) e il ruolo sociale dell’impresa (63,7%).

L’anno scorso, gli investimenti volti alla sostenibilità hanno visto al primo posto il miglioramento dello sfruttamento delle risorse idriche e del suolo insieme a interventi di efficientamento energetico (98,8%); al secondo (91,5%), c’è la tutela della qualità e della salute alimentare. Seguono la gestione dei rischi (il 76,5), la tutela della sicurezza nel lavoro (66,8%), la valorizzazione del capitale umano (64,4%).

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