Le Marche a Cibus 2022 di Parma con 44 aziende

A Parma dal 3 al 6 maggio andrà in scena Cibus 2022, evento di punta per l’agroalimentare italiano: attesi sessantamila visitatori, oltre tremila aziende espositrici. Le Marche saranno presenti con 44 imprese, 13 delle quali ospiti della collettiva promossa dalla Regione Marche e dall’Azienda Speciale “LINFA” della Camera di commercio delle Marche. I temi principali affrontati quest’anno saranno i rapporti tra industria e distribuzione, tra filiera agricola e redditività delle imprese, la ristorazione del futuro e il ruolo dei prodotti Dop e Igp negli assortimenti.

Per l’assessore all’Agricoltura Mirco Carloni “la regione si presenta a Parma con 44 imprese che offrono uno spaccato importante e qualificato dell’agroalimentare marchigiano e delle sue filiere. In un contesto internazionale caratterizzato dall’incertezza i nostri imprenditori stanno dimostrando grande responsabilità e lungimiranza. Per questo motivo la regione rilancia e rafforza il sostegno al comparto ‘food’ predisponendo nuovi bandi del Programma di sviluppo rurale che metteranno a disposizione ben 36 milioni di euro per l’industria agroalimentare”.

Il 3 maggio, alla presenza del vicepresidente Carloni, del presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e del presidente dell’Azienda Speciale “LINFA” Simone Mariani, si terrà un confronto con le filiere presenti in fiera: ognuno degli imprenditori partecipanti all’incontro porterà il punto di vista e le esigenze del comparto rappresentato, riguardo a temi fondamentali, quali la sostenibilità ambientale, la competitività, la sicurezza alimentare, l’economia circolare, l’innovazione e packaging, la digitalizzazione, la formazione e management e la promozione di filiera e di distretto. Secondo il presidente Camera di Commercio regione Marche Gino Sabatini, “dopo il successo della settimana dell’Agroalimentare a Dubai, continua la promozione 2022 in presenza del food marchigiano che ci vede sostenere un settore fondamentale della nostra economia perché capace di veicolare anche il patrimonio naturalistico e culturale dei luoghi”.

Il sistema agroalimentare marchigiano è caratterizzato da oltre 35mila piccole e medie imprese, anche di nicchia, con produzioni di alta qualità che poggiano le proprie radici su un saper fare, una tradizione, una storia. Le prime trentacinque aziende marchigiane per volume d’affari rappresentavano, nel 2020, un fatturato cumulato totale di quasi 2 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2016 del +42%. Inoltre, sul territorio sono presenti tre gruppi societari leader di mercato, con fatturati per singolo gruppo che superano i 100 milioni di euro. I prodotti principali? Ortofrutta, olio di oliva, vini, cereali e legumi, economia forestale e pesca. L’export di prodotti agroalimentari ha raggiunto, nel 2020, un valore di 410 milioni di euro, in aumento, rispetto al 2016, del +11%.

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