Confimi Industria Umbria: tavolo sulla sicurezza e la salute sul lavoro

Nicola Angelini, Confimi Industria Umbria

Confimi Industria Umbria, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, ha riunito imprenditori, sindacati, professionisti e istituzioni per un dibattito sull’argomento. Oggi, al centro congressi Quattrotorri di Perugia, ci si è concentrati sulle nuove disposizioni introdotte dalla legge 215/2021.

Ad aprire i lavori sono stati Nicola Angelini, presidente di Confimi industria Umbria, e Paolo Biscarini, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Perugia. Sono intervenuti, inoltre, Domenico De Santis, collaboratore dell’ufficio Sicurezza di Confimi industria Umbria, Giorgio Miscetti, direttore dell’Unità operativa complessa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Usl Umbria 1, Alessandra Ligi, direttrice regionale di Inail Umbria, Maria Mancuso, responsabile dell’ufficio vigilanza dell’Ispettorato del lavoro dell’Umbria, Giovanni Cruciani, consulente del lavoro, Alessandro Ciglioni, presidente della sezione di Perugia dell’Associazione italiana giovani avvocati, e i segretari generali umbri di Cgil Vincenzo Sgalla, Cisl Angelo Manzotti, Uil Maurizio Molinari e Ugl Roberto Perfetti.

“La nostra associazione – ha spiegato Angelini – si distingue per l’attenzione a tematiche quali la cultura del lavoro, la formazione e qualificazione del personale, ma soprattutto la sicurezza sugli ambienti di lavoro. Oggi abbiamo voluto coinvolgere tutti i più importanti player regionali per collaborare con loro e dar vita a questo progetto comunicativo e formativo rivolto all’obiettivo: zero infortuni e zero morti bianche. Noi non entriamo mai nel merito delle scelte imprenditoriali, ma vogliamo accompagnare gli imprenditori e renderli responsabili nelle principali materie tra cui la sicurezza”.

La nuova legge nazionale precede un rafforzamento della vigilanza sull’applicazione della legislazione tramite l’Ispettorato nazionale del lavoro, la modifica della disciplina della sospensione dell’attività per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, l’ampliamento degli obblighi posti a carico della figura del preposto di cui risulta ora obbligatoria anche l’individuazione preliminare, l’istituto della formazione con l’introduzione, fra le altre cose, dell’obbligo formativo anche a carico del datore di lavoro.

“Spero che altri seguano l’esempio di Confimi – ha commentato Miscetti – perché è importantissimo tornare a parlare di sicurezza mettendola al primo posto. Sono, infatti, necessari la collaborazione e il coinvolgimento di tutti gli attori. Non possono bastare solo i controlli degli enti e i dispositivi di protezione individuale, ma è la cultura della sicurezza che si deve diffondere nella società”. “Il fenomeno degli infortuni sul lavoro – ha ricordato Ligi – è in fase di recrudescenza sia per la ripresa delle attività che proprio per il tipo di attività, a più alto tasso di rischio, che si stanno rilanciando. Pertanto l’attenzione non può che essere alta. È importante mettere in atto qualsiasi tipo di iniziativa per prevenire i rischi e migliorare la sicurezza sul lavoro”.

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