Filippo Favalli: “Investimenti, evitare il fai da te e affidarsi a consulenti esperti per non mettere a rischio i propri risparmi”

“Tenere il denaro fermo sul conto corrente raramente risulta efficace, ma in contesti come quello attuale, con l’inflazione in constante aumento, rappresenta una scelta decisamente sbagliata”. Filippo Favalli, consulente finanziario attivo nel veronese da quasi 20 anni, ne è convinto e lo spiega quotidianamente ai risparmiatori che si rivolgono a lui per la gestione del proprio patrimonio. “Non investire il proprio denaro quando l’inflazione è al 6 o 7 per cento significa, di fatto, perdere 6 o 7 mila euro ogni 100.000 in potere d’acquisto ogni anno e nessuno di noi può permetterselo”, specie, sottolinea, “in un momento come questo, in cui l’aumento dei prezzi reale e percepito in alcuni settori è ben più alto di quello medio registrato dall’Istat: basti pensare ai rincari sulle bollette di energia e gas, con aumenti anche del 30 o 40%”. Da qui la necessità di “far lavorare il denaro”, senza tuttavia metterlo a rischio.

Il mercato finanziario, infatti, offre interessanti opportunità di investimento, ma è necessario affidarsi alla consulenza di un esperto del settore per poterle sfruttare in maniera adeguata e senza rischiare di essere raggirati. “Le piattaforme online, per esempio, allettano gli utenti con offerte di guadagni importanti da ottenere con il trading o con l’acquisto di criptovalute agendo in autonomia, ma è bene non illudersi – sottolinea il consulente finanziario – Basta infatti leggere le condizioni d’accesso al servizio per vedere come gli stessi gestori dichiarino un’altissima percentuale di possibilità da parte dell’utente di perdere il denaro investito”. Un dato, questo, che può facilmente essere tradotto in concreto: “L’alta percentuale di investitori che perdono parte del loro denaro molto probabilmente coincide con la totalità di coloro che si sono avvicinati alla piattaforma senza avere esperienza nel settore e competenze”.

Affidarsi ad un consulente esperto consente invece di investire in maniera ragionata e attenta, poiché il professionista conosce le dinamiche del mercato e monitora eventuali cambiamenti in corso sia nel contesto italiano che a livello internazionale. “Il rapporto tra risparmiatore e consulente è basato sulla fiducia e si costruisce nel tempo – aggiunge Favalli – Il professionista, infatti, deve progettare il portafoglio d’investimento sulla base del singolo utente, considerandone le esigenze e gli obiettivi”. È bene diffidare, quindi, dal professionista che già dal primo incontro tenta di ‘vendere’ al risparmiatore un prodotto, perché, spiega il consulente parlando per esperienza, “non esiste l’investimento migliore in assoluto, ma è sempre possibile trovare quello più adatto ad ogni persona”.

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