Ecco Sagrantino Green Trek, tra ambiente ed enologia

“Sagrantino Green Trek” è la nuova proposta de La Strada del Sagrantino, una collaborazione tra Cristiano Ceppi di Mtb -Trekking Valle Umbra e Umbraflor in qualità di sponsor tecnico, che prevede quattro appuntamenti tra marzo e aprile nei comuni aderenti all’associazione, cioè Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Montefalco. L’ obiettivo è sensibilizzare il turista verso la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. In che modo? Organizzando una passeggiata tra le bellezze naturalistiche del territorio accompagnati da una guida escursionistica esperta e mettendo a dimora un albero di una varietà forestale adatta, per contribuire a ripopolare il piccolo ‘bosco diffuso’ tra i territori del Sagrantino.

Cristiano Ceppi, guida escursionistica ed ambientale Aigae, condurrà le escursioni di trekking su percorsi che si snodano tra scorci caratteristici dei borghi e panorami unici del territorio. Due i momenti dedicati alla valorizzazione dell’ambiente e alla sua salvaguardia: il primo durante il percorso, quando la guida illustrerà le caratteristiche delle specie forestali che si incontreranno e si occuperà della piantumazione di una varietà locale, con l’impegno di occuparsene, per far sì che attecchisca e si sviluppi nel tempo. Il secondo dopo il trekking, quando a ogni partecipante verrà fornita la box di degustazione ‘Coltiviamo le radici del territorio’, contenente una bottiglia di Montefalco Rosso Doc delle cantine associate aderenti all’iniziativa, un calice degustazione serigrafato e una talea di essenze forestali autoctone, che si potrà poi piantare e coltivare nei propri spazi.

“Ogni percorso, in ogni comune – ha sottolineato Serena Marinelli, presidente de La Strada del Sagrantino –, darà il via alla crescita di un’essenza arborea locale, a testimonianza del valore dell’ambiente, del territorio e dell’importanza di prendersene cura. E in questa ottica assume un forte significato la scelta di mettere nella nostra box degustazione, insieme a un vino del territorio, anche una specie arborea che lo rappresenta e di cui si chiede al turista di ‘prendersi cura’”.

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