Caro-carburante, da stasera la protesta dei benzinai: luci spente sugli impianti

La difficile situazione socio-economica, con la guerra in Ucraina e i conseguenti rincari delle materie prime, sta spingendo i lavoratori a proteste plateali. Un esempio è la protesta decisa dai benzinai a partire dalla sera di oggi, lunedì 14 marzo: lasciare al buio i self-service per sensibilizzare contro il caro-carburante che sta mettendo in ginocchio esercenti e consumatori.

Gli impianti rimarranno senza illuminazione durante le ore notturne, in Piemonte come nel resto d’Italia, ma il servizio self-service rimarrà garantito. “Esporremo un cartello per spiegare agli automobilisti i motivi dell’iniziativa” dice Enzo Nettis presidente di Faib-Confesercenti, l’associazione dei gestori, “la nostra decisione potrebbe comportare disagi per i consumatori ma siamo convinti di avere la loro solidarietà, perché sia noi che loro siamo vittime allo stesso modo”.

Del resto la situazione è ormai insostenibile perché benzina e gasolio aumentano ma il ricavo dei benzinai rimane fisso a circa 3,5 centesimi al litro, perché viene calcolato sulla quantità e non sul prezzo del carburante. Risultato? Esercenti in ginocchi e consumatori sul piede di guerra, con i consumi calati del 15% solo nell’ultima settimana. “È necessario”, secondo Nettis, “diminuire subito la tassazione su benzina e gasolio per raffreddare i prezzi, altrimenti né le imprese, né i consumatori riusciranno a reggere ancora a lungo”.

Intanto in Italia si sta verificando un’anomalia, con il prezzo del diesel che ha superato quello della benzina. Anche quest’ultima si è comunque impennata, con la soglia dei 2 Euro al litro ormai abbondantemente superata. Uno dei principali motivi risiede nelle quotazioni dei prodotti petroliferi del Mar Mediterraneo, soprattutto dopo la notizia dell’embargo da parte di Stati Uniti e Regno Unito sui prodotti energetici provenienti dalla Russia.

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