La Puglia è tra le regioni leader nella produzione di pomodori e in queste settimane in molti si chiedono quanto verranno pagati questi ortaggi nella campagna 2022, a quanto ammonta la produzione magazzino e quante sono le superfici coltivate e la produzione che permetteranno un punto di equilibrio. Domande scottanti per gli addetti ai lavori cui Cia Puglia prova a dare risposte.
Prima di programmare la stagione e procedere con i trapianti, infatti, le aziende agricole vogliono saperne di più: i prezzi riconosciuti ai produttori lo scorso anno erano troppo bassi, e quest’anno si aggiungono i forti rincari dei costi di produzione. In queste settimane si stima che nel Foggiano le superfici coltivate a pomodoro per la prossima stagione caleranno del 20-30%. Per poter continuare a coltivare pomodoro, i produttori chiedono agli industriali di concordare prezzi certi e rispettati da tutti, senza speculazioni che danneggiano e destabilizzano il settore.
Come illustrato anche da italiafruit.net, Cia Puglia invita tutte le parti in causa a rispettare gli impegni presi e fissare i prezzi prima che inizi la campagna. In particolare deve essere rispettata l’indicazione dell’Organizzazione Interprofessionale riguardo la riduzione delle superfici coltivate del 10%, prescrizione non rispettata dalla parte industriale. Solo nella provincia di Foggia si producono 23 milioni di quintali all’anno, un valore importante. Gli imprenditori hanno dunque diritto a disporre di tutti i dati per fare una corretta analisi costi-benefici per programmare gli investimenti.
La situazione geopolitica internazionale ha determinato un drastico aumento delle bollette e delle materie prime, destabilizzando un mercato già provato da crisi e pandemia. I produttori navigano a vista tra rischi crescenti e consumi in calo, senza contare i danni da calamità dovuti al riscaldamento climatico. In questo contesto occorre evitare di fare “cartello”, aiutando invece chi si mette in gioco per produrre sobbarcandosi il rischio d’impresa senza certezze alcune.