Si avvicina ‘Birra dell’Anno’ 2022

Nel 2022 si terrà la XVII edizione di “Birra dell’Anno”, il contest organizzato da Unionbirrai che vuole incoronare le migliori varietà di birre artigianali e premiare il miglior birrificio artigianale italiano. L’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti è quindi intenzionata a proseguire la tradizione del concorso dove si sfidano i produttori più innovativi e intraprendenti. Le iscrizioni per partecipare al concorso saranno aperte fino al 21 aprile 2022, un birrificio non potrà iscrivere più di due birre nella stessa categoria. Le informazioni sono disponibili sul sito www.birradellanno.it.

Quest’anno poi si torna a pieno regime dopo le ristrettezze del 2021 dovute al Covid, che comunque avevano portato ad avere 207 birrifici partecipanti per un totale di 1599 birre. Simone Monetti, segretario generale Unionbirrai, esprime la contentezza per poter accogliere nuovamente tanti giudici internazionali desiderosi di esserci: “il ritorno ad un numero maggiore di componenti stranieri nella giuria è un forte segnale di ritorno alla normalità, con l’augurio di poter ritornare pian piano anche a registrare i numeri record pre-pandemia”.

Saranno ben quarantacinque le categorie di concorso, per ognuna verranno selezionate tre birre che in primavera verranno vagliate da una giuria di sessanta esperti degustatori italiani e stranieri per gli assaggi alla cieca. Per l’occasione sarà svelato anche il premio speciale “Birrificio dell’Anno”, assegnato al birraio con il punteggio più alto con i tre migliori piazzamenti in differenti categorie.

Il mercato della birra in Italia è cresciuto vorticosamente dai primi anni Duemila: nel 2007 ogni italiano ne consumava in media 31,1 litri all’anno nel 2016 si è arrivati a 31,5 litri, nel 2016 in Italia sono stati consumati ben 19 milioni di ettolitri di birra e sono aumentati i produttori in tutto il paese. Nel 2020 però, i dati AssoBirra hanno registrato un calo dell’8,4% e un export a -4,8%. In ogni caso la bevanda è stata la più consumata dagli italiani nel 2020 e la filiera conta circa 900 imprese e oltre 115.000 occupati.

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