Si è svolto a Pesaro il secondo Congresso regionale della Fist Cisl Marche che ha confermato Selena Soleggiati al vertice della Federazione regionale che tutela lavoratori dipendenti, autonomi e atipici del terziario. Ad affiancare Soleggiati nei prossimi quattro anni ci saranno Maria Teresa Ferretti e Marco Squartini. La neo-rieletta ha riaffermato la missione di speranza del sindacato in un’epoca di incertezza e complessità: “il lavoro deve essere occasione di riscatto, di realizzazione e relazione e quindi libero, partecipativo e solidale proprio attraverso la costruzione di quelle tutele che solo il contratto collettivo sa rendere eque e corrispondenti alle istanze delle donne e degli uomini del lavoro”. Sì alla flessibilità dunque, purché non degeneri in precarietà e garantisca dignità ai lavoratori approntando politiche attive efficaci.
Ai lavori, presieduti dal Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi, hanno preso parte 95 delegati del terziario dipendente e autonomo marchigiano, nel rispetto delle misure anti-covid. Il titolo della tavola rotonda era “Dal diritto alla paura al diritto alla speranza. Partecipare le solitudini, costruire dignità, generare fiducia: lavoro e diritti nell’epoca della pandemia”, tematica scottante in un periodo dove la pandemia sembra avere intaccato la solidità dei rapporti umani oltre all’economia.
Contributi interessanti sono arrivati dalla prof.ssa Cristina Pasqualini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dal prof. Ugo Morelli dell’Università Federico II di Napoli. Quest’ultimo ha sottolineato che la pandemia ha danneggiato la sfera relazionale di tutti i giorni, costringendoci a fare a meno “della prossemica nella relazione con gli altri, toccarsi e darsi la mano. Ciò ha fatto emergere un’emozione di base, la paura, nella sua forma più problematica. Dobbiamo apprendere forme di vivibilità diverse basate su fiducia e solidarietà, passare dalla paura alla speranza”.
Il Segretario Generale nazionale Fist Cisl Davide Guarini, a conclusione dei lavori, ha sottolineato la frammentazione del terziario di mercato, attaccato da precarietà e flessibilità e bisognoso di maggiori tutele e sindacalisti preparati. “Dobbiamo fare un importante lavoro sulla contrattazione per sviluppare strumenti innovativi sul piano della bilateralità, sul piano del welfare per integrare in maniera significativa gli aspetti salariali e di sanità integrativa. Come Fist Cisl puntiamo su una formazione incisiva che permetta di acquisire competenze durante tutta la vita lavorativa. È una sfida importante che vogliamo cogliere”.