Ecco il nuovo distretto agroalimentare sulla Dieta Mediterranea

L’Italia è una terra dall’eccezionale biodiversità e questo si riflette sulla varietà di prodotti enogastronomici di qualità. Una delle ultime novità in tal senso riguarda il Distretto agroalimentare “Uomo, ambiente e alimentazione: le interazioni della Dieta Mediterranea con la Riserva MAB Unesco”, portato avanti da Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia, Confagricoltura Umbria e dalle cooperative sociali dell’ARCI.

Obiettivo dell’iniziativa è realizzare sistemi di elevata qualità incentrati sulla Dieta Mediterranea italiana, patrimonio immateriale dell’Unesco e unanimemente riconosciuta come il regime alimentare salutare per antonomasia. di cui è volano la Riserva. Parola d’ordine è promuovere i tanti prodotti umbri nel mondo attraverso il partenariato con vari Dipartimenti universitari, con ARPA Umbria e con la Comunità emblematica della Dieta Mediterranea italiana della Valle del Cilento. Tutti uniti per allargare il mercato del Made in Italy, valorizzando olio, vino, tartufo grani ed erbe officinali.

I presidenti Francesco Paola della Riserva della Biosfera Unesco e Fabio Rossi di Confagricoltura non hanno dubbi: i fulcri del progetto sono valorizzare le imprese sostenibili, promuovere il consumo di frutta e verdura, soprattutto tra giovani e anziani, e studiare gli effetti del cambiamento climatico sull’economia sostenibile. Il distretto sarà la casa base per l’avvio di numerosi progetti riguardo energia sostenibile, sviluppo economico e sociale e divulgazione. Inoltre è stato siglato un protocollo di intesa tra la Riserva della biosfera UNESCO del Monte Peglia e la Federazione italiana dei Club per l’UNESCO finalizzato alla realizzazione di un osservatorio permanente.

Il presidente Rossi ricorda che Confagricoltura è molto attenta ai sistemi di qualità in grado di fungere da volani di sviluppo per le imprese sostenibili. “Trovo di grande interesse – continua – anche il protocollo stipulato recentemente. Confagricoltura resta a disposizione per ogni confronto utile allo sviluppo del territorio. Inoltre l’Osservatorio sarà un’incubatrice per le imprese e per nuovi modelli attrattivi. A beneficiarne sarà la comunità dei cittadini, proseguiremo su questa strategia innovativa”.

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