Fiere: Fair, preoccupazione per lo stato di emergenza prolungato

La Fair, Fiere Autonome Italiane Riunite, è preoccupata per il prolungamento dello stato di emergenza. Lo fa sapere a chiare lettere il presidente Marco Barozzi: “La preoccupazione c’è ed è evidente. La ripresa delle rassegne fieristiche e degli eventi avvenute in questi ultimi mesi ,nel pieno rispetto di tutte le norme anti-Covid, avevano alimentato un clima di fiducia. Ora, con il prolungamento dello stato di emergenza sanitario fino al 31 marzo 2022 e la curva dei contagi in risalita, la situazione, anche dal nostro punto di vista, non può che complicarsi e destare una motivata inquietudine”.

Il settore potrebbe venire frenato proprio quando si vedeva la ripresa: “Per un’associazione giovane come la nostra – sottolinea Barozzi – impegnata sull’intero territorio nazionale a raccogliere le adesioni degli organizzatori indipendenti di fiere ed eventi per offrire loro una serie di servizi propedeutici alla loro attività, questa situazione di incertezza è fonte di grande preoccupazione, anche alla luce delle decisioni adottate in altri Paesi europei, come la Germania, dove sono state annullate rassegne fieristiche di richiamo internazionale. Per questi motivi ritengo che la Ue e il nostro Governo debbano esprimere indirizzi chiari e uniformi che tengano conto delle tante realtà presenti all’interno nostro settore; allo stesso tempo mi auguro che le restrizioni imposte in questi ultimi giorni per contrastare la diffusione dei contagi possano limitarsi al periodo natalizio e che, insieme alla campagna vaccinale, si possa uscire rapidamente da una situazione che potrebbe evolversi in qualcosa di molto peggio. Se questo si dovesse verificare, allora è chiaro che il Governo non potrebbe prescindere da forme di sostegno in grado di aiutare fortemente il settore”.

La Fair sta raccogliendo entusiasmo e preoccupazioni, due sentimenti contrastanti. “Abbiamo in serbo diversi progetti di notevole interesse che riguardano innanzitutto la formazione dei nostri associati – continua Barozzi – un tema molto importante che tocca diversi ambiti: dalla sicurezza della gestione degli eventi ai bandi cui partecipare passando per l’individuazione degli strumenti volti a ottenere finanziamenti ad hoc, tanto per citarne alcuni. Ho sempre fortemente creduto nell’importanza della formazione, senza la quale credo che nessun progetto possa andare in porto centrando gli obiettivi fissati. Ora più che mai questo aspetto riveste un ruolo strategico e determinante. Formazione e informazione sono due facce della stessa medaglia che va giocata in maniera sinergica con tutti gli anelli della filiera legata agli eventi, per questo nel nostro orizzonte esiste anche il desiderio di riuscire ad allargare la base associativa all’intero indotto che ruota intorno al settore. Le idee non ci mancano, l’entusiasmo pure e bilanciare questi due aspetti con la preoccupazione legata agli effetti che la recrudescenza della pandemia potrebbe provocare non è facile. Per questo, nel rispetto di tutte le norme anti-Covid previste, chiediamo a chi ci governa indicazioni chiare, omogenee, che tengano conto di tutte le peculiarità del comparto garantendoci la possibilità di continuare a operare per il bene dei nostri associati e per l’economia del Paese. In occasione delle prossime festività natalizie – conclude Marco Barozzi – desidero esprimere i migliori auguri a tutto il comparto che con F.A.I.R. rappresento affinché il 2022 possa essere un anno ricco di opportunità e sviluppo del settore”.

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