Agenzia funebre Carmelo Gulino: “Sistemi cimiteriali in difficoltà in varie città, servono regole comuni a livello nazionale”

Agenzia funebre Carmelo Gulino

La pandemia e le vittime che ha causato hanno messo in evidenza le difficoltà dei sistemi cimiteriali di diverse città italiane, poiché l’aumento delle salme da gestire si è sommato a problematiche preesistenti, che oggi spingono diversi operatori del settore a chiedere una legislazione uniforme sul territorio nazionale. “Dei mesi di attesa necessari per seppellire i defunti a Roma si è parlato molto durante la primavera, nelle settimane scorse è salita alla ribalta l’emergenza del cimiteri dei Rotoli di Palermo, con l’impossibilità di seppellire centinaia di bare, ma le criticità ci sono ovunque” spiega Carmelo Gulino, titolare dell’omonima agenzia funebre attiva a Ragusa da quasi 30 anni, che racconta anche le difficoltà presenti nella città siciliana. “In città ci sono tre cimiteri e pochissimi operatori che vi lavorano, il che determina problemi per il servizio – prosegue l’imprenditore – Senza considerare la criticità maggiore: l’85 per cento dei nostri defunti viene sepolto a terra e in caso di pioggia non possiamo lavorare, con conseguenze che risultano evidenti”.

Ad oggi in Italia ogni Comune redige il proprio regolamento per la gestione delle politiche cimiteriali, inserendosi nel campo delimitato da norme nazionali, a partire dal Regolamento di Polizia Mortuaria, il Dpr 285 del 1990. “L’ideale – aggiunge Gulino – sarebbe avere delle direttive comuni per uniformare il servizio e prevedere disposizioni per far sì che tutti eroghino prestazioni di qualità”. In questo senso, per esempio, si inserisce il tema della formazione del personale, che dovrebbe essere aggiornato sull’evoluzione legislativa del settore e sulle diverse pratiche da sbrigare. Molte aziende vi provvedono autonomamente, ma si tratta di una libera scelta. “Sarebbe importante che tutti coloro che operano in ambito cimiteriale, sia come privati sia nel settore pubblico, seguissero periodici corsi di formazione – aggiunge Gulino – I nostri operatori, per esempio, seguono corsi riconosciuti dalla Federazione nazionale imprese onoranze funebri (Feniof)”.

La richiesta, di fatto, è di ammodernare norme e regolamenti di un settore che nella realtà è già profondamente cambiato. Anche nel ragusano, per esempio, aumentano le famiglie che decidono di cremare i propri cari. “La scelta della cremazione – spiega Gulino – è evidentemente vantaggiosa dal punto di vista economico, poiché acquistare spazi per la sepoltura è molto costoso e la gestione della tomba ha degli oneri anche successivi, ma chi sceglie questo tipo di trattamento solo raramente lo fa per ragioni economiche: è in atto un lento ma progressivo cambiamento nella mentalità delle persone. Basti pensare che nel nostro caso le cremazioni effettuate nell’ultimo anno sono state il doppio rispetto a quelle richieste del 2018”. L’evoluzione più evidente, però, è quella legata al ricordo del defunto, per il quale sempre più spesso si preferisce affidarsi ai social network. “Si tratta di una modalità che consente a tutti, compreso chi si trova lontano, di inviare un proprio ricordo della persona scomparsa e il gran numero di massaggi che si possono raccogliere – conclude l’imprenditore – rappresenta un omaggio gradito alla famiglia”.

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