Riabitare la Sardegna: prossimo appuntamento l’11 febbraio

Domenica scorsa si è chiusa a Cagliari la due giorni di ‘Riabitare la Sardegna‘, negli spazi dell’Hub dell’Innovazione della Manifattura Tabacchi. È stata l’occasione per un incontro tra comuni, organizzazioni del terzo settore, imprese e cittadini e la comunità composta da investitori e innovatori. L’obiettivo: definire aree e contenuti adeguati ai temi dello sviluppo delle aree rurali e periferiche della Sardegna, anche in vista delle opportunità concesse dal Pnrr.

“La manifestazione è andata oltre ogni aspettativa: ci sono stati interventi di grandissimo livello e i tavoli tematici hanno delineato una strada. Gli esercizi di futuro, come ci piace chiamarli, forniscono nuovi strumenti che hanno nel rilancio delle zone dell’interno la loro missione”. Sabato, primo giorno della manifestazione, si è tenuto il corso Esercizi di Futuro, con alla cattedra docenti esperti di ‘future studies’. Hanno partecipato 25 persone, tra cui professionisti, studenti, cittadini e amministratori.

“Riabitare la Sardegna intende generare una piattaforma – dice Sandro Murtas, presidente dell’APS Badde Salighes 1879, che ha organizzato l’appuntamento – un luogo fisico e un corrispondente digitale che possa ispirare e tratteggiare una nuova idea di sviluppo della Sardegna, fondata sulla sostenibilità, costruendo una rappresentazione del futuro della regione riassunta nello slogan: Riabitare”. In due giorni ci si è proposti di capire come generare una nuova possibilità, come far rivivere quei luoghi della Sardegna dimenticati da innovazione e programmi di sviluppo.

“Riabitare la Sardegna – spiega ancora Sandro Murtas – è un’occasione che si ripeterà ogni anno, affiancata da incontri di confronto e di programmazione. Prossimo appuntamento, l’11 febbraio del 2022, per un meeting dal titolo “Finanza e finanza d’impatto per i progetti di sviluppo locale”.

“La cultura può diventare la chiave per il rilancio delle comunità e della presa di consapevolezza dei territori – dice Flavia Barca, già assessore alla Cultura del Comune di Roma, – Ciò che occorre fare è costruire visioni e progettazioni, coinvolgendo amministrazioni locali e nazionali”. Filippo Barbera, professore ordinario di Sociologia Economica presso il Dipartimento CPS dell’Università di Torino, dove insegna Teoria sociale applicata, parla di “diritti di cittadinanza”. “Il futuro delle società si costruisce non solo, o non tanto, in base a valori comuni, quanto a partire dalla presenza di spazi condivisi, contesti in cui le persone interagiscono in modi che hanno conseguenze dirimenti per la qualità della società”. Roberto Poli, dirigente d’azienda e accademico, sottolinea come “i cambiamenti sono sempre più veloci, occorre sviluppare nuove competenze e strategie più efficaci”.

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