Fai Cisl Emilia Romagna, Daniele Saporetti rieletto segretario generale

Si è tenuto a Riccione, nei pressi di Rimini, il settimo Congresso della Fai Cisl Emilia Romagna, la federazione che si occupa di tematiche agroalimentari e ambientali. L’incontro, intitolato “RiGenerazione: persona, lavoro, ambiente”, è stata anche l’occasione per eleggere il nuovo Segretario Generale: è stato confermato Daniele Saporetti mentre in segreteria regionale sono stati eletti Roxana Vlad e Gianni Alviti.

Forlivese di 58 anni, Saporetti ha alle spalle una lunga esperienza in ruoli direttivi e rappresentativi del settore agricolo. Nel 2010 è stato nominato Segretario organizzativo della Cisl di Ravenna e nel 2016 della Fai Cisl regionale, federazione che conta quasi diciottomila iscritti in regione. Nel suo intervento ha parlato di salute e sicurezza sul lavoro, quest’ultimo un tema scottante viste le oltre mille morti che ogni anno si registrano nel nostro paese, per non contare i 700mila incidenti sul lavoro. “Servono percorsi formativi – ha detto – non solo in ambito lavorativo ma anche scolastico, per sensibilizzare su rischio e alla prevenzione”. Da gennaio a settembre 2021 in Italia si contano 910 decessi di cui 64 in Emilia Romagna.

Particolarmente atteso l’intervento del segretario generale Cisl Emilia Romagna Filippo Pieri, il quale ha sottolineato come la Fai abbia guadagnato in autorevolezza contrattuale nei confronti di imprese ed istituzioni anche grazie a una presenza costante nelle periferie e nelle aree più problematiche. Molto schiette le parole sullo sciopero generale indetto da Cgil e Uil che secondo Pieri non sarà di aiuto. “La Cisl crede che l’unità sindacale non vada compromessa e che questo sia il momento di mostrare coesione sociale, responsabilità e partecipazione. Se fosse stato realizzato un patto sociale a suo tempo, ora non saremmo in questa situazione”. Nel finale dell’intervento Pieri ha rimarcato gli obiettivi raggiunti da Cisl: tagli ad Irap e Irpef e un miliardo e mezzo di decontribuzione per i dipendenti con redditi sotto i 35 mila euro.

Sulla stessa linea il segretario generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota, il quale ha definito lo sciopero generale del 16 dicembre un errore perché radicalizza il conflitto e disorienta i lavoratori. Gli altri dirigenti Cisl hanno rimarcato le criticità del settore agricolo, come i cali di produzione registrati in Emilia Romagna per pesche, albicocche e susine a causa delle gelate, oppure il lavoro nero ormai dilagante anche in una regione che fa della legalità il suo fiore all’occhiello. Preoccupano anche la mancata sigla del contratto nazionale da parte delle imprese del settore carni e i cosiddetti “working poors”, lavoratori in povertà nonostante siano occupati che non riescono a percepire nemmeno la disoccupazione agricola. Si è parlato anche dei danni causati dal consumo di suolo.

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