Mauro Posocco eletto presidente regionale di Fimaa Confcommercio Veneto: “favorire ripresa ed estirpare abusivismo”

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Fimaa Confcommercio Veneto ha il suo nuovo presidente regionale: è il trevigiano Mauro Posocco, nel recente passato alla guida della sua federazione provinciale, eletto dopo quasi un anno di carica vacante a causa della scomparsa di Serafino Magistro nel gennaio 2021. 62 anni e da trenta nel settore, Posocco è ora alla guida della federazione di mediatori e agenti immobiliari che in Veneto vanta più di 3.000 attività per oltre cinquemila addetti. Le sue priorità sono state subito indicate: favorire la ripresa dopo lo choc del lockdown, contrastare l’abusivismo, “un neo difficile da estirpare”, rilanciare il mercato immobiliare. Poi un sentito ringraziamento ai colleghi e la promessa di svolgere il compito con dedizione e collegialità.

Posocco ha fatto dichiarazioni sull’edilizia immobiliare che può far ripartire l’economia locale: “i cantieri in arrivo sono tanti grazie al superbonus 110% e ad altre agevolazioni fiscali. La situazione normativa è in continuo cambiamento e i nostri agenti sono estremamente utili ai clienti per comprendere le nuove leggi e le situazioni in cui si trovano a muoversi”.

Intanto Fimaa guarda già al mutato assetto economico post-lockdown con un mercato che probabilmente vedrà mutamenti nelle tipologie di case ricercate. Sono sempre di più le persone che chiedono abitazioni luminose e con terrazzi, giardini e tante finestre: evidente reazione alla sofferenza della quarantena. La gente sta recuperando potere d’acquisto, almeno nel nord-est, e sembra più propensa a spendere, pandemia permettendo. Anche i prezzi al metro quadro di conseguenza stanno risalendo e in Veneto ci si attende una crescita nel breve periodo.

Unioncamere Veneto ha da poco pubblicato i dati regionali riguardanti il mercato immobiliare e la tenenza è inequivocabile: rispetto al quarto trimestre del 2020 le compravendite di immobili residenziali sono cresciute del 59%. Crescono anche le costruzioni sebbene in modo decisamente più contenuto: il fatturato delle costruzioni del 2,5%, gli ordini del 4,1%, l’occupazione appena dello 0,9%, mentre i costi di produzione lievitano del 15%. A livello nazionale invece il numero di compravendite si stima stazionario: il rapporto di Nomisma ne prevede 629mila nel 2021, 600mila nel 2022 e 625mila nel 2023.

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