“Il sistema pensionistico italiano ha subito numerose revisioni negli ultimi decenni e, attualmente, il calcolo del valore della pensione avviene sulla base dei contributi versati”, introduce Francesco Palmitessa che, insieme a Francesco Marasciulo gestisce la filiale Generali di Monopoli in provincia di Bari. “Che cosa vuol dire questo? Significa che è finito il tempo del calcolo retributivo sulla media dello stipendio degli ultimi cinque anni e che le nuove pensioni saranno molto più basse dell’ultimo reddito annuo percepito. La previdenza complementare rappresenta dunque una vera opportunità per tutti coloro che vogliono evitare, quando smetteranno di lavorare, un drastico ridimensionamento del proprio tenore di vita, con la possibilità di ritirare, in alternativa all’erogazione della pensione, tutto o in parte, il capitale maturato”.
L’Agenzia assicurativa Marasciulo e Palmitessa di Monopoli, vanta una solidità ed un’affidabilità duplici: è attiva da mezzo secolo ed è tra le migliori filiali in Italia del Gruppo Generali, che è uno dei maggiori player globali del settore assicurativo e dell’asset management. Presente da ben 190 anni in 50 Paesi, Generali offre, attraverso una rete distributiva senza eguali, soluzioni innovative e personalizzate.
“Uno dei vantaggi della previdenza integrativa è quello di essere alla portata di tutti. Per ottenere dei risultati basta destinare con costanza dei piccoli importi, per poter poi, negli anni, accumulare un bel capitale”, aggiunge Francesco Marasciulo. “A questo punto è doveroso sfatare un luogo comune: la parola ‘pensione’ fa pensare a qualcosa di cui occuparsi quando si è più in là negli anni, niente di più sbagliato. L’adesione a un fondo pensione è la scelta ottimale per una persona giovane che voglia garantirsi una pensione futura integrata e quindi più ricca. Sappiamo bene che – puntualizza – a causa delle crisi economiche che si sono susseguite a partire dal 2008, il lavoro ha subito una pesante precarizzazione. In questa ottica ne consegue che i giovani, ovvero i pensionati del futuro, non potranno più fare affidamento sul solo assegno pensionistico pubblico”.
È dunque necessario investire fin da subito per poter disporre, una volta in pensione, di un ‘tesoretto’ che andrà ad integrare il magro assegno pubblico. Quali sono i vantaggi, dunque, dell’adesione ad un fondo pensione?
“A differenza del sistema pensionistico di base, che è obbligatorio, l’adesione ad una forma di previdenza integrativa per costruire la propria pensione complementare è sempre libera e volontaria”, spiegano Palmitessa e Marasciulo. “E’ una forma di risparmio finalizzato che massimizza i risultati nel tempo, perché flessibile, potendo cambiare le somme investite a seconda delle proprie disponibilità ed esigenze; il capitale ed i rendimenti si rivalutano e i vantaggi fiscali si cumulano. E’ possibile, fin dalla sottoscrizione, decidere anche di destinare il proprio TFR al fondo pensione, invece di lasciarlo in azienda. Inoltre, lo Stato italiano riserva ai fondi pensione un trattamento fiscale privilegiato: i contributi versati ogni anno nel fondo sono deducibili dal reddito IRPEF, sia per i lavoratori autonomi che dipendenti. Infine, un altro vantaggio non trascurabile, è che il il fondo pensione, come tutte le altre polizze vita, non é pignorabile né sequestrabile”.