Il congresso di Legacoopsociali Emilia-Romagna del 5 novembre presso Fico a Bologna ha confermato Alberto Alberani come responsabile regionale e ha nominato 84 delegati alla assise nazionale. Al consesso hanno partecipato oltre 180 cooperatrici e cooperatori in rappresentanza delle 202 cooperative aderenti allโassociazione tra cui il consulente Legacoop Luciano Marangoni, la direttrice di Legacoop Emilia-Romagna Barbara Lepri, la presidente nazionale Eleonora Vanni, Raffaele Donini, assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, e il presidente regionale Stefano Bonaccini.
Alberani รจ stato consigliere comunale di Casalecchio di Reno dal 2004 al 2009 e membro della Commissione Consiliare Salute e Sapere. Impegnato fin da giovanissimo nel Terzo Settore, ha svolto la professione di educatore e coordinatore di cooperative sociali. Dal 2010 fa parte del Consiglio di Amministrazione dellโIstituzione โCasalecchio delle Cultureโ. Per Alberani la pandemia ha accelerato processi di profonda trasformazione economica e sociale, spingendo a una maggiore innovazione. Ha poi parlato della cooperazione di tipo B, i cui soci sono persone fragili e disabili: โรจ un chiaro esempio di economia circolare, in queste coop si raggiungono obiettivi di giustizia sociale, affidando lavoro e responsabilitร a persone altrimenti lasciate a casa. Inoltre si svolgono attivitร rispettose dellโequilibrio ecologico, con i bilanci in ordine e gli addetti in regolaโ.
Barbara Lepri, responsabile delle cooperative di abitanti dellโEmilia-Romagna, ha posto lโaccento sulla necessitร di ulteriore assistenza sanitaria nelle Rsa e sullโampliamento delle domiciliaritร . Per Monti la cooperazione รจ pronta a fare la sua parte perchรฉ รจ โparte fondante del welfare di questa regione e puรฒ fornire i propri servizi grazie alle sinergie con le cooperative che operano in altri campiโ.
Nel 2020, lโannus horribilis della pandemia, le 202 cooperative sociali di Legacoop Emilia-Romagna hanno avuto un fatturato di 1,21 miliardi di Euro, in calo rispetto a 1,38 del 2019, con un passivo di -179.000 Euro e 30.256 lavoratori impiegati. Nelle loro attivitร hanno coinvolto circa un milione di cittadini con progetti che vanno da poli per lโinfanzia ai servizi di pediatria.