Offrire un impegno concreto verso la comunità, essere maggiormente presenti sul territorio di riferimento, favorire la propria visibilità, consolidando la reputazione aziendale. Ma anche aumentare la coesione tra i propri dipendenti. Sono queste le motivazioni, individuate in un’indagine della Fondazione Sodalitas, che spingono molte aziende, soprattutto di medie e grandi dimensioni, a praticare volontariato aziendale, ossia far partecipare i propri dipendenti in orario di lavoro a progetti solidali, sviluppati di concerto con organizzazioni non profit.
Delle relazioni tra profit e non profit e dei principi di una moderna strategia di volontariato d’impresa si occupa, in modo approfondito e pratico, il libro “Volontariato aziendale multicanale – La guida essenziale per profit e non profit” scritto da Salvatore Rimmaudo, educatore professionale e formatore e Stefano Martello, giornalista e comunicatore. Il volume, pubblicato da Elena Zanella Editore, è corredato da schede pratiche, vere e proprie check list che permettono ai lettori di attuare e verificare i passaggi ideali di un’ottimale relazione profit/nonprofit multicanale, efficace ed efficiente al tempo stesso.
“Il volontariato aziendale – spiegano gli autori – è un’opportunità fondamentale per il rapporto tra profit e non profit che viene colta da un numero crescente di soggetti. Ma per essere davvero proficua ha bisogno di regole chiare e certe. Profit e non profit dovrebbero lavorare in partnership, pianificare progetti condivisi, dopo essersi conosciuti e valutati anche dal punto di vista reputazionale. Troppo spesso, invece, le organizzazioni non profit si trovano davanti a progetti già sviluppati, senza nessuna possibilità di apportare idee o cambiamenti. Questi per noi non sono veri rapporti paritari. L’obiettivo del nostro volume è proprio quello di parlare dei numerosi punti di forza del volontariato aziendale senza dimenticare quelle debolezze sulle quali occorre lavorare per creare delle partnership profit/nonprofit sostanziali”.
Il mondo del volontariato aziendale ha vissuto un’evoluzione importante nei tempi della pandemia, migrando spesso verso forme digitali, non in presenza. Un’ampia parte del volume è dedicata proprio all’analisi di questo fenomeno e agli sviluppi futuri. “Abbiamo vissuto questa sterzata digitale – commentano Martello e Rimmaudo – che è stata necessaria da diversi punti di vista ma che non deve diventare una modalità esclusiva. Il digitale in tal senso non deve essere mai inteso come strumento isolato ma integrato in un contesto multicanale. Per fare un esempio, per quanto riguarda il volontariato aziendale il canale online può essere utilissimo per organizzare la formazione pre evento (oggi assente) rivolta ai dipendenti futuri volontari. Per poi essere perfezionata da tutte le altre forme, incluse quelle più tradizionali, all’interno di una progettazione integrata e a lungo termine”.
Il libro è composto da 144 pagine e si può trovare nelle librerie e online.
Elena Zanella editore è una innovativa realtà editoriale, guidata da Elena Zanella, fundraiser, comunicatore, formatore e imprenditore, in grado di sviluppare contenuti e materiali di qualità per il sociale.
Per informazioni https://elenazanella.it
Nella foto, da sinistra: Salvatore Rimmaudo e Stefano Martello