Cascia: la Mostra mercato dello zafferano all’insegna della ripartenza dopo pandemia e terremoto

Sono venti le candeline sulla torta per la Mostra mercato dello zafferano di Cascia. La prima edizione della ripartenza dopo la grande paura della pandemia è iniziata con il taglio del nastro da parte del sindaco di Cascia Mario De Carolis e del commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini. Molte altre le personalità del mondo politico presenti, dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei all’assessore regionale a infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche fino al senatore Luca Briziarelli.

Si tratta di un segnale importante per un territorio colpito duramente dalla pandemia e dal terremoto del 2016 che ha provocato ingenti danni. A tal proposito va sottolineata l’iniziativa Cinque anni dal sisma con la presentazione del libro “Tutti giù per terra” della trevigiana Donella Martignago, una raccolta di storie di persone la cui vita è stata stravolta dalla sciagura. A margine si è tenuta la tavola rotonda “La ricostruzione pubblica e privata”.

Il primo cittadino di Cascia non vuole sentir parlare di disfattismo. “Vogliamo mandare il messaggio che la nostra città sta ripartendo dopo i danni del terremoto, venite da noi perché siamo accoglienti e ospitali”. Legnini ha constatato con soddisfazione il forte avanzamento della ricostruzione sia pubblica che privata, quest’ultima appena rifinanziata con 6 miliardi di Euro senza contare il Fondo complementare al Pnrr per le politiche di sviluppo. La presidente Tesei ha sottolineato l’importanza di questo tipo di eventi per la comunità.

E l’edizione di quest’anno appare veramente come una delle più imponenti nella storia della manifestazione: ben 60 stand tra le strade del pittoresco centro storico, show cooking, convegni e degustazioni di zafferano e altri prodotti umbri. In programma lo spettacolo del ventriloquo Nicola Pesaresi e la rapprentazione “Vecchi si nasce (e io modestamente…)” di e con Maria Anna Stella.

Lo zafferano è sempre stato coltivato in Umbria, soprattutto a Cascia e in Valnerina ma anche a Spoleto e Gubbio. Dopo un periodo di oblio, a partire dagli anni settanta è tornato ad essere in auge e oggi è una delle eccellenze del settore agricolo regionale. La maggior parte degli appezzamenti è tra i 100 e i 300 metri quadri con una resa di circa 80 grammi per 100 mq: per dare un’idea, per avere un grammo di prodotto servono 150 fiori. Ecco spiegato il prezzo relativamente elevato con cui viene immesso sul mercato.

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