Con la task force “Lotta contro l’avvelenamento degli animali” in Umbria si combatte l’avvelenamento di animali

È stato presentato a Palazzo Donini di Perugia il progetto pilota “Lotta contro l’avvelenamento degli animali” avviato grazie a una collaborazione tra la regione e l’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali. All’incontro di presentazione hanno presenziato numerosi rappresentanti delle istituzioni come l’assessore regionale all’Ambiente Roberto Morroni, la presidente nazionale Enpa Carla Rocchi, Bruno Piccinelli presidente dell’UCIS – Unità Cinofile di Soccorso, il sindaco di Gualdo Cattaneo Enrico Valentini come rappresentante dell’Anci Umbria, il medico veterinario Usl Brigitta Favi e Vincenzo Caputo, direttore generale Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche.

Al centro del progetto c’è il triste e crudele fenomeno delle esche avvelenate che causa numerose morti tra cani e gatti, sintomo di un profondo malessere sociale e psicologico che permea parte della comunità. Per combattere la barbara pratica, Enpa e Ucis hanno deciso di istituire una task force con unità cinofile nel giro di sei mesi: dieci coppie di cani dall’ottimo fiuto e con alle spalle un addestramento specifico di docenti della Polizia di Stato. Verranno bonificati i parchi pubblici e fatte ispezioni su segnalazione.

L’assessore Roberto Morroni ha dichiarato che il progetto si inserisce in un percorso di sensibilizzazione che le inserisce in un percorso di sensibilità iniziato nell’ormai lontano 2001 con un’apposita legge regionale. “Con il progetto proposto Enpa si fa un ulteriore passo in avanti e si incrementa l’attività di prevenzione”. Soddisfazione espressa anche dalla presidente Enpa Carla Rocchi. Vincenzo Caputo nel suo intervento ha ricordato alcune cifre del fenomeno: in Umbria dal 2014 al 2021 sono stati esaminati 1094 casi e rinvenute 867 esche delle quali circa il il 45% contenente veleno, di solito inserito polpette, uova o bocconcini.

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