Potrebbe sembrare una questione banale o persino lo spunto per una battuta ma, in realtà, quello dei cinghiali è un problema da non sottovalutare per l’agricoltura. Negli ultimi tempi in Lucania i danni alle coltivazioni sono stati talmente tanti da indurre la Coldiretti della Basilicata a portare la questione sul tavolo del presidente della regione Vito Bardi.
Qualche giorno fa c’è stato un incontro tra Bardi e i rappresentanti di Coldiretti, il direttore regionale Aldo Mattia, il presidente provinciale di Matera Gianfranco Romano e il responsabile dell’ufficio legislativo Stefano Giammaria. Il numero di esemplari avvistati nei pressi dei centri abitati è in continuo aumento mentre le scorribande nelle zone rurali sono ormai quotidiane. A farne le spese le imprese agricole del territorio.
Romano ha inteso sottolineare come le misure adottate finora siano state insufficienti e il numero dei capi sia fuori controllo tanto da costringere alcuni ad abbandonare la propria impresa agricola. La Coldiretti lucana ha chiesto l’aiuto della Conferenza Stato-Regioni e proposto di istituire un tavolo di emergenza aperto ai Dipartimenti regionali ambientali, alle prefetture e ai rappresentanti dei comuni e dei Parchi.
Dal canto suo il governatore Bardi ha promesso il massimo impegno per risolvere la questione degli ungulati. “Serve un intervento deciso che purtroppo non dipende dalle singole Regioni – ha dichiarato – ma dalle istituzioni nazionali. Faremo di tutto per limitare i danni degli ungulati alle coltivazioni”.