Legacoop Toscana: Welfare, 12.500 occupati e 410 milioni di fatturato

Ieri mattina, durante l’Assemblea del Dipartimento di Legacoop Toscana, svoltasi a Donoratico, in provincia di Livorno, è stata comunicata la ricerca effettuata del settore del welfare: ci sono 143 imprese (79 per cento cooperative sociali, 13 per cento cooperative di abitazione e 7 per cento cooperative di medici e professionisti della sanità, oltre a società di mutuo soccorso reciproca sms) per 12.500 occupati e un fatturato di 410 milioni di euro.

Si è passati poi alla nomina della nuova responsabile del Dipartimento Welfare di Legacoop Toscana: è Assunta Astorino, presidente della cooperative Cuore Liburnia Sociale di Piombino e vicepresidente di Legacoop Toscana. Nominati anche i delegati toscani al Congresso nazionale di Legacoopsociali, in programma il 25 e il 26 novembre a Bologna.

“Nei mesi dell’emergenza Covid le cooperative del nostro settore sono state chiamate ad una difficile prova e mi sento di ringraziare tutti i lavoratori che hanno dimostrato un enorme spirito di sacrificio per continuare a garantire i servizi alla collettività anche in situazioni di grande criticità — afferma la nuova responsabile del Dipartimento Welfare di Legacoop Toscana Assunta Astorino – L’auspicio per il futuro è di poter continuare ad avere un’interlocuzione positiva con la Regione Toscana sugli aspetti che interessano le nostre imprese”.

Sono 113 le cooperative sociali del Dipartimento: il 50 per cento di tipo A, operanti nei settori dell’infanzia, dei minori, dell’assistenza agli anziani e dei disabili; il 30 per cento sono di tipo B, inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; il 12 per cento è di tipo AB, attive in entrambi gli ambiti; l’8 per cento sono consorzi. Le province in cui se ne trovano di più sono Firenze (30 per cento), Livorno (14 per cento) e Arezzo (12 per cento).

Nel 2020, a causa della pandemia, c’è stata una pesante riduzione del fatturato, mentre la variazione degli occupati è stata differenziata (per tipo di cooperativa e per dimensioni), così come l’andamento del risultato di esercizio (migliore nelle grandi cooperative). Negli ultimi dieci anni, invece, le cooperative erano e rimangono la principale forma giuridica attraverso la quale erogare i servizi all’infanzia e quelli socio assistenziali.

“Durante la pandemia soci e dipendenti delle cooperative che operano nel welfare hanno continuato a lavorare anche in condizioni di grande difficoltà per non far mancare il proprio sostegno alle categorie più fragili – sottolinea il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini — Come emerge anche dalla ricerca che abbiamo presentato stamani sull’evoluzione negli ultimi dieci anni del mercato toscano dei servizi all’infanzia e socio-assistenziali, le cooperative restano oggi la principale forma giuridica attraverso cui sono erogati questi servizi: saranno quindi chiamate a svolgere un ruolo da protagoniste anche nella fase di ripresa post pandemia”.

All’Assemblea sono intervenuti Eleonora Vanni, presidente di Legacoopsociali, Serena Spinelli, assessore al Welfare della Regione Toscana, Massimo Campedelli, direttore Umana Persone, Antonio Chelli, presidente Reciproca sms, Tancredi Attinà, vicepresidente Legacoop Abitanti e Maurizio Pozzi, presidente Sanicoop.

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