Medicina del lavoro, a Milano Ethos Srl punta su protocolli funzionali e screening sui dipendenti per garantire le riaperture

Bruno Pertici - Ethos (MI)

La diminuzione dei contagi, anche grazie al procedere della campagna vaccinale, e le progressive riaperture permettono alle attività di vedere la luce in fondo al tunnel dopo mesi di pandemia. Tutto ciò, però, non deve essere interpretato come un ‘liberi tutti’. “Il graduale ritorno alla normalità – spiega l’ingegner Bruno Pertici, titolare di Ethos Srl, società milanese specializzata in medicina del lavoro e sicurezza – passa dalla previsione e dal rispetto di procedure capaci di garantire la sicurezza di utenti e lavoratori in ogni momento e situazione”.

Oggi, al contrario di un anno fa, non si parte da zero, ma dall’esperienza maturata con le prime riaperture, che tuttavia non può essere sufficiente sia perché le norme nel frattempo sono cambiate e continuano a mutare sia perché la pratica ha evidenziato i vantaggi di alcune prassi e i limiti di altre. “Oggi è fondamentale adeguarsi alla normativa nel modo più funzionale possibile da una parte per massimizzare i profitti delle aziende, già provate dalla crisi, e dall’arta per garantire a clienti e utenti un’esperienza piacevole all’interno del locale o dell’attività” aggiunge Pertici, sottolineando come “le persone ormai pretendano di sentirsi al sicuro e si adeguino volentieri ad eseguire le diverse procedure previste a patto che siano organizzate in modo ragionato”. Fondamentale, poi, è non abbassare la guardia sul fronte dei controlli, perché si sono già verificati contagi anche tra persone che avevano già ricevuto due dosi di vaccino e poiché la nascita di un focolaio all’interno di un’azienda potrebbe portare ad un nuovo stop delle sue lavorazioni.

Bruno Pertici - Ethos (MI)

“È importante prevedere controlli periodici del personale, tanto più che oggi sono disponibili metodologie d’azione, come ad esempio i tamponi salivari, meno invasive rispetto al tampone orofaringeo” aggiunge Pertici, che davanti all’inizio delle vaccinazioni dei dipendenti da parte delle grandi aziende nazionali e internazionali, guarda al futuro, quando tale possibilità potrebbe essere aperta anche a realtà di medie dimensioni: “Il contributo delle aziende all’interno della campagna vaccinale potrà essere determinante anche dell’autunno, quando con tutta probabilità si dovrà prevedere una terza iniezione. Molte società si stanno già organizzando per organizzare spazi, sistemi informativi e gestione dei flussi”.

Si tratta, in generale, di operazioni complesse che richiedono competenze specifiche e una visione globale della materia della sicurezza sul lavoro, per questo nel predisporle è importante avvalersi della consulenza di professionisti preparati ed esperti. Al momento, con la campagna vaccinale in pieno svolgimento, tra le priorità delle aziende, specie quelle a forte vocazione internazionale, c’è il garantire gli spostamenti dei propri dipendenti, ancora in attesa del vaccino e quindi del Green Pass.

“I test fatti in autonomia rassicurano dal punto di vista personale ma di per sé non hanno valore, per far sì che diventino rilevanti ai fini della mobilità è necessario che gli esiti entrino nei flussi trasmessi ai server che determinano l’emissione del Green Pass” spiega Pertici, evidenziando così un altro motivo per cui è importante affidarsi a società esperte per gestire la sicurezza – sotto ogni punti di vista – della propria azienda.

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