Speculazioni su prezzi suini: Coldiretti Cremona, inaccettabile

È inaccettabile la speculazione in atto sui prezzi dei suini riconosciuti agli allevatori italiani che non coprono neanche i costi di produzione in forte crescita. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel denunciare il comportamento di alcuni macelli che stanno unilateralmente tagliando i prezzi di ritiro dei suini dagli allevamenti nazionali. Non rispettare i prezzi della Commissione unica nazionale significa – sottolinea Prandini – mettere a rischio l’intera filiera e grandi prodotti di qualità come il Prosciutto di Parma e quello di San Daniele. Insieme a tutte le altre eccellenze della salumeria italiana che vale 20 miliardi di fatturato e centomila posti di lavoro.

“La nostra zootecnia è un’eccellenza, in termini di qualità, sicurezza, benessere animale – evidenzia Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona – Vantiamo un sistema allevatoriale che è in prima linea per garantire cibi di qualità e per rispondere alle esigenze dei cittadini-consumatori, nel segno della trasparenza, della tracciabilità, della sostenibilità. Le speculazioni in atto minacciano di affossare filiere di qualità, come quelle dei prosciutti e dei salumi Dop. Con il rischio evidente di un aumento nelle importazioni dall’estero di carni suine che certo non danno le stesse garanzie di quelle che nascono dai nostri allevamenti”.

Al ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e a quello dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, Coldiretti chiede al più presto la convocazione di un tavolo di filiera. L’obiettivo è rilanciare il settore e tutelare il reddito dei produttori. La richiesta è che si ponga immediatamente fine a tali comportamenti scorretti, che danneggiano l’intera economia del Paese.

Exit mobile version