Fertile (Roma) lancia “La sfida dei piccoli centri”, il programma strategico di potenziamento rivolto ai sindaci dei Comuni più piccoli

Guido Silipo e Stefania Ratini

Guido Silipo e Stefania Ratini“Il lavoro agile rappresenta il cavallo di battaglia su cui puntiamo da anni ed oggi, più che mai, è rappresentativo di enormi progressi in termini di digitalizzazione, ma anche di importanti sfide per imprese, pubblica amministrazione e dipendenti – introduce Guido Silipo, Ceo della società romana Fertile. Con il programma “La sfida dei piccoli centri” sosteniamo persone e organizzazioni ad affrontare consapevolmente la progressiva e ormai inarrestabile transizione al remote working. L’emergenza ha portato tante realtà a ricorrere a modalità di lavoro mai provate prima – prosegue – permettendo alle persone di lavorare da casa, anche a notevole distanza dal luogo di lavoro. Tutto ciò ha però messo in evidenza la mancanza di preparazione, su vari livelli, di molte realtà nel garantire il business continuity”.

Situata nel cuore della città di Roma, la Fertile, col suo background di trentacinque anni nel settore, opera affiancando imprese private ed enti pubblici con un metodo assolutamente innovativo per ridefinirne il contesto strategico e l’organizzazione strutturale. Identificando i comportamenti virtuosi e basandosi sulle rinnovate esigenze, il team aziendale delinea gli interventi più opportuni per una crescita condivisa. Tra i progetti targati Fertile prende le mosse “La sfida dei piccoli centri”, un workshop strategico rivolto ai sindaci dei Comuni più piccoli e delle aree interne del Paese.

“Si sta registrando un significativo spostamento verso i piccoli centri. Grazie alla diffusione dello smartworking sempre più persone, pur lavorando nelle grandi città, scelgono di vivere in borghi e paesi, anche a centinaia di chilometri di distanza – sottolinea Stefania Ratini, General Manager della società Fertile, nonché una delle voci italiane più rilevanti in ambito di team building e change management. I luoghi di residenza di quanti non hanno più la necessità della costante presenza fisica sul posto di lavoro, possono essere scelti per i più svariati motivi: affettivi, economici o per una migliore qualità di vita. In tal senso, l’opzione più accreditata risulta essere il sud Italia”.

Si sta aprendo dunque un’era definita da rapidi cambiamenti nelle norme culturali, nei valori della società e nei comportamenti. Le imprese, come le Istituzioni, si trovano di fronte a una delle sfide più complesse degli ultimi anni che spinge fortemente verso una rinnovata visione del brand purpose e una sempre maggior attenzione alla gestione dell’intera workforce da remoto.

“I piccoli centri hanno oggi l’antifragile possibilità di uscire dalla crisi con aspettative di prosperità per l’immediato futuro. La possibilità di lavorare ovunque si ritenga intelligente farlo, addirittura da casa, rilancia l’appetibilità dei piccoli centri – prosegue Guido Silipo. Non si tratta solo di implementare tecnologia, quanto di valorizzare il capitale umano, affinché le persone acquisiscano abilità differenti o comunque più efficaci e qualificate per i nuovi scenari che si vanno delineando”.

Il progetto Fertile propone ai sindaci di ritrovarsi in piccoli gruppi per un percorso sull’organizzazione del protagonismo post emergenza. Non si tratta unicamente di un intervento di marketing territoriale ma, piuttosto, di immaginare e concepire il futuro in rapido avvicinamento.

“Verrà costruito un preciso piano di azioni per ciascun comune coinvolto e coloro i quali saranno ritenuti idonei, potranno decidere di realizzare il proprio progetto prendendo parte ai seguenti dodici mesi dedicati al ‘programma di attivazione’ – conclude Stefania Ratini. Naturalmente i consulenti della Fertile accompagneranno i singoli team, che verranno assistiti da remoto e attraverso laboratori di monitoraggio e riorganizzazione a cadenza trimestrale”.

Tanto per il workshop iniziale quanto per il programma di attivazione dei progetti la Fertile adotterà il modello 3Qube che prevede: l’adozione della mappa OSARE® per l’identificazione delle strategie, il metodo Inverse Training®, per il coaching e la condivisione delle esperienze e il framework Scrum dell’Agile management per l’organizzazione dei gruppi di lavoro.

Per saperne di più visita il sito web www.fertile.eu

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