Pistoia e Prato: fase di stallo nel tessuto imprenditoriale

Il tessuto imprenditoria delle province di Pistoia e Prato regge l’urto, la situazione viene definita di stasi da parte della Camera di Commercio di Pistoia-Prato a fine marzo 2021.

“Il tessuto imprenditoriale delle due province evidenzia a primo impatto segnali di tenuta nonostante la crisi pandemica – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – Ciò conferma la voglia di fare impresa e la capacità di resistere dei nostri imprenditori, oltre alla speranza che la situazione migliori definitivamente. Da un’analisi più approfondita dei dati, in particolare quelli delle dinamiche riguardo le iscrizioni e le cancellazioni, emerge un comportamento di attesa da parte di molti imprenditori. Sarà perciò necessario attendere la fine dell’effetto delle misure a sostegno delle imprese per verificare se realmente la demografia delle imprese rimarrà con segno più”.

C’è una piccola variazione positiva delle imprese attive. La preoccupazione è però nel rallentamento forte dei flussi di iscrizione e cessazione. Stasi, appunto, che caratterizza tutto il territorio nazionale. Nel primo trimestre 2021, in entrambe le province, si assiste a una riduzione dei tassi i iscrizione e cessazione: i valori sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli registrati di media nei primi trimestri degli anni scorsi. Diminuzione forte anche nell’avvio di procedure di scioglimento e/o messa in liquidazione di società, così come nell’apertura di procedure di natura concorsuale. Le cancellazioni, in particolare, sono bloccate grazie alle misure di sostegno del Governo, la situazione d’incertezza frena invece nuovi imprenditori ad aprire.

Vediamo ora la situazione in provincia di Prato. Alla fine del primo trimestre 2021 nella provincia di Prato si contano 33.385 imprese registrate, di cui 28.883 attive. Al 31 marzo 2021, rispetto a marzo 2020, si riscontra una moderata crescita delle imprese attive (+0,5%), a cui hanno contribuito tutti i principali settori economici: agricoltura (+0,2%), manifatturiero (+0,3%), costruzioni (+0,2%), servizi turistici, di alloggio e ristorazione (+0,1%), servizi alle imprese (+1,0%) e servizi alle persone (+0,5%).

Nel manifatturiero permangono le difficoltà del settore tessile (-3,1% a fine marzo rispetto a marzo 2020) la cui contrazione non accenna purtroppo ad arrestarsi; negativo anche l’andamento nell’alimentare (-2,5% la variazione rispetto al 31/03/2020), nella meccanica ed elettronica (-1,3%) e nell’industria del legno e del mobile (-1,6%). Dopo la parziale battuta d’arresto del 2020 hanno invece ripreso a crescere a un ritmo abbastanza sostenuto le imprese attive nelle confezioni (+1,7% nel primo trimestre 2021). Significativo anche l’incremento nel comparto delle “altre manifatturiere” e delle public utilities (energia, trattamento delle acque e servizi ambientali) per il quale si registra, rispetto a fine marzo 2020, una variazione delle imprese attive pari al +4,2%.

Per quanto riguarda gli altri settori del tessuto imprenditoriale pratese si segnala un certo sviluppo delle imprese attive nel commercio al dettaglio (+1,2%) e nel comparto dei servizi alle imprese, soprattutto nella componente “avanzata” (attività professionali, scientifiche e tecniche, servizi di marketing e pubblicità, ricerca e selezione del personale) per la quale si registra una crescita nel primo trimestre 2021 pari al +5,1%.

Andiamo ora a scandagliare la provincia di Pistoia. Alla fine del primo trimestre 2021 nella provincia di Pistoia si contano 32.491 imprese registrate, di cui 27.893 attive. Al 31 marzo 2021, rispetto a marzo 2020, si riscontra una stabilità delle imprese attive (+0,1%) nella provincia di Pistoia. La tenuta del tessuto imprenditoriale è riconducibile quasi totalmente al settore delle costruzioni (+0,7% rispetto a marzo 2020) e allo sviluppo piuttosto sostenuto dei servizi (+1,1% in totale), soprattutto nelle componenti più prossime alle attività terziarie rivolte alle imprese: servizi informatici (+2,2%), servizi avanzati di supporto alle imprese (+3,2%), servizi operativi (+1,3%). Minore, ma comunque positivo, lo sviluppo delle imprese attive dedite ai servizi rivolti alle persone (+0,2%).

Risultano invece in flessione le imprese attive in agricoltura (-0,8% rispetto a fine marzo 2020), nel commercio, la cui flessione complessiva (-0,4%) è dovuta esclusivamente alla contrazione delle attività all’ingrosso (-2,0%), e nel settore dei servizi turistici, di alloggio e ristorazione (-0,3% in totale, -1,0% nei servizi di ristorazione).

Nel complesso negativo anche l’andamento delle imprese attive nel manifatturiero pistoiese (-0,6% in termini aggregati), settore all’interno del quale si registra la contrazione piuttosto pesante di tutto il comparto moda (tessile -1,6%, confezioni -1,7%, pelletteria -8,3%), cui si contrappongono un modesto sviluppo delle imprese dedite alla trasformazione alimentare (+0,7%), dell’industria del legno e del mobile (+2,0%) e della meccanica (+1,0%). Significativa la crescita dell’industria chimico-farmaceutica, della plastica e della gomma (+7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

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