Uga, Anesv: “Spettacoli viaggianti, ottime speranze di ripartire a giugno”

“Siamo ancora in trincea a battagliare per cercare una ripartenza e non veder così compromessa la stagione estiva”. Lo dice Ferdinando Uga, presidente dell’Anesv, l’Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti, una categoria che molto ha sofferto e molto sta penando a causa delle chiusure dovute alla pandemia.

Qualche settimana fa, è stata organizzata una manifestazione nazionale e, secondo Uga, “le manifestazioni come Dio comanda sono una forma di pressione nei confronti dell’opinione pubblica”. Ma, “effetti concreti non ce ne sono stati perché di fronte abbiamo il virus”. C’è chi, però, probabilmente ha iniziato a occuparsi in maniera più concreta della categoria: “La manifestazione ha alzato un po’ il livello dell’interlocuzione politica. Siamo stati ricevuti a Roma, abbiamo parlato con il nostro Ministero, con diversi parlamentari e dirigenti. Insomma, il messaggio è arrivato”.

La ripartenza al momento è sempre calendarizzata per il 1° luglio, ma da questo punto di vista se ne saprà di più tra pochi giorni, il 15 maggio: “Abbiamo ottime speranze di anticipare perché il piano vaccinale sta procedendo velocemente, gli obiettivi da raggiungere sono stati raggiunti, i numeri ci sono e i contagi stanno diminuendo. Certo, se verrà anticipata la nostra ripartenza, lo stesso sarà per le altre attività perché noi siamo un po’ gli ultimi. Il 15 maggio il Comitato tecnico scientifico insieme al Governo farà il punto della situazione. La Conferenza delle regioni ha chiesto di anticipare le ripartenze al 1° giugno”. Purtroppo, per alcuni rischia di non esserci proprio questo nuovo inizio: “Sappiamo che in molti non riusciranno a ripartire. Quanti? Lo sapremo solo ai nastri di partenza perché anche le aziende in crisi al momento non lo comunicano. Non dobbiamo dimenticare che per ripartire servono i denari e non tutti ce li hanno. Tanti si sono mangiati i risparmi di una vita, di 40 anni di lavoro e sacrifici a causa di questo anno e passa di pandemia”.

Domani, a Roma, ci sarà una manifestazione: “Scenderanno in piazza i parchi permanenti, come Gardaland e Leolandia. Sarà una manifestazione colorata e folkloristica, come quella che abbiamo fatto noi”.

Chiediamo a Uga se gli associati intanto siano tranquilli: “Questo è un parolone. Tutti hanno cercato altri lavori nel frattempo per sopravvivere. Sempre con molta dignità perché quella non la perdiamo mai. Abbiamo subìto questa situazione, abbiamo cercato di far valere le nostre ragioni con il Governo, ma sempre dignitosamente. Chiaro che siamo tutti un po’ in difficoltà”. E tutti non vedono l’ora di riaprire, tirare su le saracinesche, far riandare le giostre. Per portare allegria, per riprendere a fatturare, per ricominciare a viaggiare per le città del nostro Paese. L’Anesv lancia proprio questo messaggio, per bocca del suo presidente: colorare nuovamente le estati del popolo italiano, dei bambini ma non solo. Perché la pandemia ha spento troppi sorrisi. Oltre a fare male a chi il ‘divertire gli altri’ lo fa per mestiere.

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