La cassa integrazione agli artigiani. Innanzitutto. L’Ebac della Calabria denuncia: “Situazione insostenibile”.

Malcontento crescente, come la sfiducia di tante rassicurazioni che poi non hanno portato a nessun risultato. Fatto sta che il settore degli artigiani in Calabria, come in Italia, contava sulla cassa integrazione per superare il drammatico momento. Ed invece niente: “Siamo a fine aprile ed i lavoratori dell’artigianato, in tutta Italia, aspettano ancora la cassa integrazione di gennaio e dei mesi successivi. La situazione in Calabria non è più sopportabile, rassicurazioni arrivano continuamente dai ministeri competenti, Economia e Lavoro, ma poi non seguono i fatti». Non usano mezzi termini i vertici dell’Ente Bilaterale Artigianato Giovanni Aricò e Michele Gigliotti, i quali si dicono insoddisfatti e arrabbiati verso una politica nazionale poco attenta e puntuale che porta avanti un distacco assoluto tra le esigenze dei lavoratori e delle imprese artigiane e i tempi di una burocrazia che non abbassa le sue lungaggini.

«Il malcontento – sottolinea il presidente Aricò – è crescente e le difficoltà sempre più difficili da affrontare e superare. Da diversi mesi le famiglie stanno affrontando una crisi senza precedenti assorbiti da una spirale che non consente né di lavorare né di ricevere i sostegni dovuti». «Ad oggi – prosegue – sono stati stanziati per l’artigianato 1,5 miliardi di euro per la cassa integrazione Covid 2021, ma neanche un centesimo è stato liquidato al Fondo Fsba per consentire di procedere con i bonifici ai lavoratori. Una volta stanziate le risorse, la gente si aspetta che le stesse siano celermente inviate, ma di fatto così non è. Infatti tra controlli contabili, bollinature, decreti di liquidazione e bonifico della Banca D’Italia, passano mesi e non si capisce mai, dove e chi provoca gli intoppi».

«Occorre intervenire subito – dice il vice presidente dell’Ebac Calabria Michele Gigliotti – per garantire un sostegno ai lavoratori dell’artigianato che, a nostro avviso, sono discriminati rispetto ad altri settori. I fondi gestiti dall’Inps stanno erogando puntualmente le casse integrazioni, infatti l’Istituto ha facoltà di anticipare risorse per gli ammortizzatori sociali attingendo ad altre gestioni. Tenuto conto del perdurare della crisi pandemica – rimarca – è auspicabile mettere in campo un meccanismo tale che a cadenza mensile permetta di procedere all’erogazione dell’assegno Fsba spettante senza ritardi e lungaggini che penalizzano il già fragile sistema economico e produttivo della Calabria».

«Il Fondo riveste un importante strumento per la tutela del mondo dell’artigianato e, con la giusta dotazione finanziaria, potrebbe dare risposte immediate alle richieste delle imprese artigiane riducendo i tempi nell’erogazione dell’indennità», conclude Gigliotti. Le parti sociali regionali calabresi si fanno portavoce di un disagio sociale crescente e sono pronte a scendere in piazza se entro pochi giorni non saranno garantiti a imprese e lavoratori gli aiuti promessi. Mai come oggi, afferma ancora la Presidenza Ebac, lavoratori e imprese chiedono a Cgil, Cisl e Uil e Confartigianato Cna Casartigiani di manifestare per la tutela dei loro diritti ma soprattutto chiedono di supportarli nel far rispettare il loro bisogno di vivere con dignità.

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