Cna Ancona e Assoartisti: ripristinare il bonus Stradivari

Più di 130 imprese, oltre 750 addetti. Sono i numeri del comparto della fisarmonica di Castelfidardo, il più esteso a livello nazionale in termini di aziende e lavoratori coinvolti. Un settore artigianale di assoluta eccellenza e altissima qualità, che nelle Marche vanta un comparto solido e, pur restando fedele alla tradizione, proiettato al futuro.

CNA Territoriale Ancona e Assoartisti Confesercenti lanciano unitariamente un appello a tutto l’arco politico e governativo per un sostegno diretto e concreto a questo settore identitario italiano e marchigiano.

L’artigianato artistico è senza dubbio uno dei volani di promozione del territorio, strutturalmente non portato alla delocalizzazione e pertanto meritevole di una attenzione particolarmente foriera di un rilancio economico e capace di ridare la giusta dignità a mestieri e competenze che rischiano di scomparire.

Con 1021 imprese attive nella produzione di strumenti musicali, quasi 2500 addetti diretti e un valore delle esportazioni di circa 116 milioni di euro (Registro delle Imprese e Istat aggiornati al 2015), l”Italia svolge un ruolo di primo piano nel mercato internazionale degli strumenti musicali. Le Marche, in particolare, vantano un distretto di elevata qualità sviluppatosi fra le province di Ancona e Macerata, più precisamente nell’area compresa fra Castelfidardo e Recanati, dove convivono artigianato di precisione e processi industriali innovativi. Un comparto che vanta un numero di addetti per impresa superiore a tutti gli altri distretti della musica in Italia.

Il protrarsi del lockdown e l’annullamento degli eventi in Italia, Europa (di particolare interesse il mercato tedesco per la produzione della fisarmonica) e nel resto del mondo sta mettendo in seria difficoltà questo comparto di nicchia ma di alto valore di competenze e posizionamento sul mercato globale.

CNA e Assoartisti Confesercenti chiedono quindi il ripristino del “Bonus Stradivari”, incentivo all’acquisto di strumenti musicali, per gli studenti dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati. Un’agevolazione fortemente voluta dalle Associazioni di Categoria e che nel 2015 ha riconosciuto crediti per circa 7,5 milioni di euro in soli quattro mesi (agosto compreso), quasi la meta’ dei 15 milioni messi a disposizione. Ne hanno beneficiato 8.319 studenti, oltre il 46 per cento degli aventi diritto.

Una misura dunque necessaria per tutto il settore ma che va affiancata anche da interventi più strutturali: l’innalzamento della percentuale per Tax Credit e Art Bonus con l’allargamento a tutta la cultura e spettacolo, compresi tutti i corsi di musica, danza e arte e per l’acquisto di strumenti musicali ed eventi; l’estensione del bonus cultura 18App anche all’acquisto di strumenti musicali; l’abbassamento al 4% dell’iva sui prodotti video-fonografici (come già previsto per i libri ed editoria) nonché sulle rette per corsi in scuole di musica, di teatro, di danza e di tutte le arti e sugli spettacoli dl vivo.

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