Antonio Prota: gestire il nuovo turismo rimuovendo i concetti da old economy. We are all in hospitality now

Antonio Prota

Migliorare la qualità della vita di un territorio è l’ambizione di ogni imprenditore illuminato – è la ferma convinzione di Antonio Prota, esperto internazionale di Turismo e Marketing Territoriale – intercettare, capire e costruire un cambiamento è il sogno dell’innovatore che deve scannerizzare la realtà, analizzarla e applicare le sue idee. Questi processi teorici trovano facile applicazione in un contesto di open innovation.

La globalizzazione ha generato nuovi processi evolutivi, quindi le imprese che in passato erano organizzate verticalmente e funzionalmente, oggi devono ricercare e sperimentare soluzioni operative flessibili verso una nuova normalità dinamica in cui l’innovazione sarà continua.

Antonio Prota

Generare un cambiamento organizzativo per creare nuovi servizi e nuove relazioni interne ed esterne è un processo che può creare valore se si scommette sulla ricerca, sulla creatività, sulla professionalità e in particolare, per le imprese, sulla condivisione di tecnologie avanzate in open source.

Questi temi e queste visioni sono al centro del libro “Global Startup – A New York Innovation Tour” in uscita a breve, edito da Tam Libri e scritto da Antonio Prota e Flavio R. Albano. Il testo racconta una missione di due mesi a New York, un’analisi del sistema innovativo USA che, attraverso una serie di interviste ad addetti ai lavori, delinea un viaggio trasformativo alla scoperta delle componenti fondamentali del business e del nuovo modello organizzativo.

Un modello organizzativo che deve saper tenere insieme: la capacità di competere con la valorizzazione delle risorse umane, il territorio in cui opera con le sue tradizioni, l’ambiente di riferimento con il suo equilibrio ecologico.

Le imprese che intraprendono questo percorso organizzativo potranno resistere e crescere in un mercato globale a condizione che vengano rimossi tutti gli ostacoli della old economy.

Tutte le imprese devono seguire processi innovativi, favorendo nei propri team la capacità d’immaginare e poi conquistare nuovi mercati, nella consapevolezza di muoversi in contesti in continua trasformazione dove nuovi luoghi creano mappe geografiche per ispirare le idee e la condivisione.

Nel turismo la grande novità è rappresentata dal nuovo life style TEW (Travel Experience Work) presentato dalla startup EverywhereTEW nell’evento di lancio del 26 marzo alle ore 17.00 (per registrarsi gratuitamente cliccare qui). L’idea che si può stare in vacanza per lunghi periodi se ci sono le giuste condizioni sociali e professionali. Smart working, didattica a distanza e lockdown sanitari hanno rafforzato l’idea di poter vivere esperienze in diversi luoghi, superando il mito dello short break. Un mito costruito sui tempi stretti della vita frenetica che produce stress anche in vacanza. Lasciarsi ispirare da comunità accoglienti, da paesaggi romantici, da gastronomie tradizionali può diventare un piacere prolungato se si sposa la filosofia del deep tourism. Una filosofia guidata dal pensiero che solo andando in profondità possiamo davvero godere la vita come un grande viaggio nella conoscenza dei valori che il rapporto uomo-natura ci offre. Fruire di tutti gli elementi qualitativi che rappresentano l’identità di un territorio, per fondere emozioni attraverso una residenza temporanea in grado di produrre benessere per tutti gli attori coinvolti.

Questo cambiamento profondo del concetto di viaggio porta ad una conclusione: non importa che tipo di attività svolgi, se sei un manager, un imprenditore, un sognatore … ”we are all in hospitality now“ (S. J. Cloobeck).

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